Sono tanti i segnali che sono arrivati dall’Inter, nonostante la sconfitta con il Napoli.Secondo la Gazzetta dello Sport, la prima cosa positiva è che i nerazzurri sono sempre stati in partita, prova ne sia il fatto che, nei 4 minuti di recupero Mancini ha visto Brozovic andare in pressing, Medel pure, Jovetic trovare la sterzata giusta, Biabiany entrare come un veterano, Ljajic continuare a dare il mal di testa al Napoli, beh, ecco che in quel momento il tecnico nerazzurro ha capito una cosa: che la squadra regge gli urti, li sa trasformare, sa reagire. Ha le... cosiddette. Cosa che, ad esempio, non succedeva fino a poco tempo fa; l’anno scorso alla prima libecciata in faccia l’Inter si abbatteva; adesso fa scintille, prende in mano la situazione, colpisce, non alza il piede dall’acceleratore fino all’ultimo secondo. Solo una volta ha vissuto una serata d’inferno, con la Fiorentina. Per il resto, zero smarrimento. Trattasi di trasformazione by Mancini, sia sul mercato prendendo gente con personalità e sia nelle teste di chi quella personalità doveva costruirsela.
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La metamorfosi dell’Inter: l’anno scorso squadra fragile, oggi…
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