La Stampa commenta l'attuale situazione di classifica della Serie A, che vede la Juventus nuovamente in grande spolvero per la lotta scudetto. Dopo un inizio di stagione travalgiato, gli uomini di Allegri adesso si ritrovano a -2 dalla vetta: "Tanto rumore per nulla, o quasi. Dopo aver celebrato quattro capolista diverse, aver assistito al crollo e alla rimonta dei campioni d’Italia e aver registrato risultati clamorosi in ognuno dei 19 turni del girone d’andata, la Serie A riparte. Praticamente da zero, con un equilibrio che non si era mai visto nell’era dei tre punti a vittoria e con la sicurezza che questo spettacolo durerà fino all’ultima giornata. Ci sarà da divertirsi, insomma, anche perché la lunga volata per lo scudetto scatta con quattro squadre racchiuse in tre punti. Una primizia per il calcio italiano, visto che dalla stagione 1994/1995 si erano registrate al massimo quattro formazioni in quattro punti in vetta dopo un intero girone (nel 2000 e nel 2003) e un affollamento del genere non si era mai verificato con il campionato a 20. Nell’esplorazione dei nuovi orizzonti, il Napoli farà di tutto per mantenere la tradizione e la cabala che da 11 stagioni associa lo scudetto d’inverno con quello di maggio, ma vista la situazione di partenza tutto può davvero succedere in questo girone di ritorno. Che vale come un «campionato di Clausura», così simile a quello che una volta in Argentina assegnava un titolo a parte dopo l’Apertura. E visto che in ballo ci sono il Napoli di Higuain, l’ Inter di Icardi e la Juve di Dybala, questo tricolore ha un forte accento argentino e una storia tutta nuova da scrivere.
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La Stampa: “La Serie A riparte da zero. Juventus alla ricerca della decima vittoria…”
La Stampa commenta l’attuale situazione di classifica della Serie A, che vede la Juventus nuovamente in grande spolvero per la lotta scudetto. Dopo un inizio di stagione travalgiato, gli uomini di Allegri adesso si ritrovano a -2 dalla...
Tra rimonte e mercato - Dimenticatevi i domini assoluti degli ultimi anni, colorati di bianconero e nerazzurro. La Juve insegue il record dei cinque scudetti consecutivi vivendo una situazione capovolta: non domina più, ma deve rincorrere. Una situazione simile Allegri l’aveva vissuta con il Milan tre anni fa: dopo un’andata pessima (30 punti contro i 44 della Juve di Conte), sfiorò il primo posto nel girone di ritorno (42 punti contro i 43 dei bianconeri) e conquistò un posto in Champions. Ora la situazione è meno delicata: i bianconeri domani a Udine inseguono la decima vittoria di fila e sono a -2 dal Napoli capolista, che questa sera sfida la rivelazione Sassuolo al San Paolo. Il tecnico Sarri continua a indicare Buffon e compagni come i favoriti per la vittoria finale («Sono palesemente la squadra più forte»), ma le variabili in campo sono numerose. A partire dallo stato di forma delle squadre, passando per i futuri impegni europei e senza dimenticare un mercato in pieno svolgimento, che sta già sconvolgendo la Fiorentina attesa domani dal Milan a San Siro.
Vantaggi e svantaggi - La Juve ha un vantaggio in questo ritorno, quello di giocare gli scontri diretti con Napoli, Inter e Roma in casa propria, mentre l’Inter (impegnata oggi pomeriggio a Bergamo) non ha le coppe e può dedicarsi solo al campionato. Anche per provare a vincere uno scudetto facendo meglio nel ritorno che all’andata: finora non è mai successo e su tutti spicca l’anno del Triplete, quando rischiò grosso (37 punti contro i 48 della Roma) e vinse di due lunghezze solo per la pessima prima parte dei giallorossi. Volate mozzafiato si sono verificate senza sosta a cavallo degli Anni ’90 e 2000, con l’apice del 5 maggio 2002 con la Juve campione e l’Inter terza a coronamento dell’incredibile rimonta bianconera. Anche se sugli undici ribaltoni nel ritorno, solo in cinque occasioni chi ha vinto il «torneo di chiusura» ha anche conquistato lo scudetto. Tanto rumore per nulla. O no?".
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