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La Stampa: «Marotta intimidatorio? Ma non scherziamo. E poi Mauri…»

L’edizione odierna de La Stampa prende ovviamente le difese della Juventus nella querelle dopo Genoa, costata alla società bianconera varie suqalifiche e multe: «”Una vergogna”, è il pensiero rigorosamente non ufficiale, ma...

Lorenzo Roca

L'edizione odierna de La Stampa prende ovviamente le difese della Juventus nella querelle dopo Genoa, costata alla società bianconera varie suqalifiche e multe: «"Una vergogna", è il pensiero rigorosamente non ufficiale, ma più citato tra gli abitanti di casa Juve. Del resto, l’aveva già gridato Conte da bordo campo, dopo aver visto allegramente ignorato sul gong il rigore di Granqvist, come pure l’arbitro aveva glissato su tre precedenti episodi (uno pro Genoa, due in favore della Juve). Per il ricorso, più che di riflessione è questione di tempo. Se il listino prezzi per le squalifiche era quasi scontato per la Juve le decisioni del giudice sportivo sono comunque una stangata, sul campo: senza Bonucci la difesa perde un’altra vite fondamentale. Come l’attacco, vista la squalifica di Vunicic che, già diffidato, è stato messo fuori gioco (una giornata) dopo l’ammonizione: indovinato, per proteste. Decisamente fuori menù, secondo il club, è invece l’inibizione all’ad Marotta. «Surreale», soprattutto per la motivazione, che il giudice ha ovviamente succhiato dal referto arbitrale. L’arbitro Guida è della provincia di Napoli, forse è per quello che era in difficoltà: immaginate se un direttore di gara di Torino arbitrasse il Napoli... Per chi ben conosce Marotta, nel mondo del calcio praticamente tutti, il pensarlo in un «atteggiamento intimidatorio» suona vagamente comico, anche fosse vero. Come pure la società nega la pronuncia di qualsiasi «espressione ingiuriosa». L’ad avrebbe chiesto spiegazioni sulle decisioni arbitrali, certo senza l’aplomb di un lord, masenza offese, è la ricostruzione del club bianconero. Per un dirigente che «in trent’anni di calcio non era mai stato inibito».Diciamo che dentro al tunnel di parole grosse ne sono volate, ma il mittente non era sicuramente Marotta.Nel conto anche 50.000 euro di multa alla Juve, per gli sputi spediti agli arbitri dal pubblico. «Spero che non ci siano condizionamenti», ha messo le mani avanti su Lazio-Juve di Coppa Italia, stasera, il capitano biancoceleste Stefano Mauri: uno sub judice (sul campo) da inizio campionato».