L'edizione odierna della Stampa di Torino analizza a freddo la situazione in casa Inter: «Lo sguardo stralunato di AndreaStramaccioni nella mattinata della consegna della Panchina d’oro ad Antonio Conte è lo specchio del momento dell’Inter.Eppure era stato proprio lui, Strama, a mettere in guardia l’ambiente prima di Firenze. La squadra dopo l’infortunio diMilito gli era sembrata assente e scarica. Da qui l’esigenza di confrontarsi con Massimo Moratti. Venerdì sera, quindi, è nata l’idea del viaggio in treno del presidente. Lo scopo era quello di motivare il gruppo, ma l’avventura sul Freccia Rossa si è trasformata in una sorta di gita scolastica. A vedere l’atteggiamento prima del match di Cassano (mano alla bocca e risate a crepapelle) e di «autorevoli» compagni, viene da chiedersi se domenica sera l’Inter fosse consapevole di giocare una partita importante. Più che scioccata la squadra è sembrata deconcentrata. Chi sapeva di essere affaticato ha finto di star bene come sempre, in un momento in cui servirebbe un confronto sereno e onesto. Stramaccioni non ha ancora l’esperienza per prendere decisioni drastiche o usare il pugno duro. Il riscatto dovrà essere immediato, altrimenti il progetto del giovanetecnico verrà pesantemente messo in discussione. In società c’è chi da un paio di settimane spinge per l’arrivo di Mazzarri.Oggi il tecnico rivedrà la squadra, farà il punto con il preparatore atletico e pure con il settore medico. Poi cercherà di voltarepagina».
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La Stampa: «Stramaccioni ha colpe ma la verità è che…»
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