Manca poco alla fine della sessione estiva della campagna di rafforzamento ed è già tempo di bilanci. Juventus,Milan, Inter, Napoli e Roma riflettono sulla prima giornata di campionato e guardano il loro organico cercando dicapire dove è necessario intervenire. C’è chi può badare ai dettagli e chi, invece, avrebbe bisogno di un restylingcompleto. Ma siccome i soldi sono pochi e gli affari ancora meno, bisognerà per forza sapersi accontentare.
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La Stampa – Utlimi botti di mercato, all’Inter resta il sogno Eto’o
Manca poco alla fine della sessione estiva della campagna di rafforzamento ed è già tempo di bilanci. Juventus,Milan, Inter, Napoli e Roma riflettono sulla prima giornata di campionato e guardano il loro organico cercando dicapire dove è...
Gli ostacoli sono diversi: il Milan, ad esempio, senza la certezza della Champions League, non ha denaro da spendere. C’è chi spera fino in fondo in Silvio Berlusconi, ma in un momento così delicato della sua vita diventa imbarazzante anche solo pensare di potergli chiedere qualcosa. Adriano Galliani, quindi, farà con ciò che ha a disposizione, cercando di tenere a freno le voglie di Massimiliano Allegri, sempre più convinto che Matri serva come vice Pazzini. Ma per il bianconero servono cash o un prestito con obbligo di riscatto.
Dopo la sfida di domani sera con il Psv, Juve e Milan torneranno a parlarsi. Se tutto andrà per il verso giusto, Galliani andrà all’assalto dell’attaccante offrendo 12 milioni a Marotta ma con un pagamento rateale di 5 anni. Se esistesse un reality sul calcio con in palio l’oggetto dei propri desideri, Walter Mazzarri parteciperebbe per portarsi a casa uno come Eto’o e un paio di esterni del calibro di Isla, Zuniga o Van der Wiel. La dura realtà, invece, lo mette di fronte ad una situazione tutt’altro che scherzosa: l’Inter, infatti, sta andando a caccia di prestiti perché anche stavolta ha speso più di quanto ha incassato. Eto’o, quindi, rischia di restare un miraggio, mentre per avere Isla o l’esterno olandese si dovrà sperare nella benevolenza di chi è proprietario del suo cartellino. Trattandosi di due esuberi, potrebbe diventare conveniente risparmiare sul loro ingaggio.
Chi ha giocatori appetibili da piazzare è di sicuro avvantaggiato rispetto agli altri. La Roma, ad esempio, sfrutterà la cessione di Lamela al Tottenham (oggi l’addio, 30 milioni più bonus) per accaparrarsi il fiorentino Ljajic che ieri è stato escluso dalla gara contro il Catania perché distratto dalle voci di mercato. In queste ore i suoi agenti parleranno con la Fiorentina e cercheranno di trovare una soluzione. La lista dei desideri di Garcia non finisce qui: vuole anche un attaccante centrale e un difensore. Oltre al solito Matri si inseguono altri obiettivi, da Gilardino a Hernandez, passando per Demba Ba del Chelsea.
Un ventaglio di possibilità che Rafa Benitez non ha bisogno di immaginare nemmeno quando dorme. Lui se la passabenone, visti gli acquisti già fatti dal presidente De Laurentiis. L’unica richiesta per rendere ancora più competitivo il Napoli riguarda la difesa e anche qui torna di moda il nome del francese Sakho, ma anche di Mangala del Porto. La Juve è ancora più serena. Tutte le energie sono infatti rivolte al mercato in uscita. L’ufficio vendite resterà aperto fino all’ultimo, per cercare di sfoltire il reparto attaccanti, piazzando Matri e Quagliarella.
Per quest’ultimo c’è sempre in piedi l’ipotesi West Ham, ma anche dall’Inghilterra vorrebbero la formula del noleggio. Al limite potrebbe esserci uno spiraglio con la Roma, dalla quale la Juve potrebbe ottenere Marquinho (in prestito). Ma l’affare con l’esterno brasiliano si farebbe solo all’ultimo perché la prima scelta rimane Zuniga, nonostante le parole di Benitez: «Siamo vicini al rinnovo».
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