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Le anomalie del calcio: Stendardo tenta l’avvocatura e Colantuono… s’infuria

Per capire quanto sia distorto il mondo del calcio e i suoi “valori” bastano talvolta solo esempi. Talmente lampanti e chiarificatori da cadere quasi nel ridicolo. Il caso è quello di Guglielmo Stendardo, difensore...

Lorenzo Roca

Per capire quanto sia distorto il mondo del calcio e i suoi "valori" bastano talvolta solo esempi. Talmente lampanti e chiarificatori da cadere quasi nel ridicolo. Il caso è quello di Guglielmo Stendardo, difensore dell'Atalanta, convocato per la gara di coppa Italia di ieri sera con la Roma. Il difensore risponde “no grazie” perché ha gli scritti dell’esame di Stato per diventare avvocato. Esami, con i giorni già stabiliti, che furono comunicati alla società nerazzurra ad agosto nel momento in cui fu firmato il contratto tra le due parti.Eppure il suo allenatore Colantuono, che resta molto distante da tali traguardi, si è arrabbiato: «È una situazione delicata, ilcaso ha voluto che il suo esame ci fosse in questa settimana, importante anche per noi, con l’impegno di coppa Italia e domenica la Juventus. Ci sono dei regolamenti, noi siamo a disposizione dell’Atalanta e siamo dei professionisti ben pagati. A volte si possono fare delle deroghe, come già successo, ma stavolta la situazione era delicata. Noi lo capiamo, ma anche lui avrebbe dovuto capire noi. Se ne assumerà la responsabilità. Non si possono creare precedenti: è vero che questo esame non c’è ogni mese, ma ogni anno sì». No comment. A volte basterebbe solo un grammo di buonsenso...