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Libero – Ecco Massimo il misericordioso. Cassano domato con la carota…

Riecco Massimo “il misericordioso”. Non stiamo parlando del gladiatore Russell Crowe, bensì di Massimo Moratti, presidente dell’Inter. Ancora una volta il patron nerazzurro usa la carota per domare un talento imbizzarrito. «Gli...

Francesco Parrone

Riecco Massimo “il misericordioso”. Non stiamo parlando del gladiatore Russell Crowe, bensì di Massimo Moratti, presidente dell’Inter. Ancora una volta il patron nerazzurro usa la carota per domare un talento imbizzarrito. «Gli artisti si sa, sono un po’ co - sì, un po’ speciali»: con questa frase il presidente nerazzurro chiude il weekend più pazzo dell’Inter degli ultimi mesi, inaugurato dalla lite tra Stramaccioni e Cassano - l’artista in questione - e concluso con la strepitosa rimonta di Catania.

Nei secondi 45’ del Massimino la squadra ha fatto capire di essere compatta con l’allenatore, nonostante la decisione di non sospendere Cassano: anche il barese, quindi, resta un elemento ben accetto nello spogliatoio. A differenza di quanto accadutoin Nazionale. Moratti ha recepito il segnale e ha deciso di lasciare al gruppo la gestione del caso-Fantantonio: «C’è una personalità di fondo nella squadra, e c’è pure la qualità», sorride il patron, «ci sarà una multa per il barese? Non lo so. Dispiaciuto che sia uscita questa notizia? È peggio che una cosa del genere accada ».

Una risposta netta a chi come Fabio Capello dalla Russia criticava l’ennesima “cassanata”: «Speravo fosse maturato, invece è la solita storia», il pensiero dell’ex allenatore di RomaReal Madrid, «non conosce limiti e quando “sbrocca”non si ferma più».Non centra solo la solita predilezione di Moratti per i suoi “Godot” - «anche se con Recoba era un’altra cosa», assicura chi conosce bene il patron - ma soprattutto la ragion di Stato. Con il terzo posto a un solo punto e altri due obiettivi da inseguire, all’Inter serve serenità e tutto il proprio potenziale.

Insieme alla chiusura del processo al barese, verrà quindi abbandonata anche la caccia alla talpa (anche se l’ex Pazzini svela: «Lo sanno tutti chi è,ma non si può dire...»). Avanti insieme almeno fino a giugno per inseguire l’Europa League - giovedì Cassano sarà titolare contro il Tottenham, Guarin a rischio per una distorsione alla caviglia - e la prossima Champions League.

Più che dagli scontri o dai rapporti tra Branca e il procuratore Bozzo (che avevano già intavolato il rinnovo del barese), il destino di Cassano dipende ancora da quello di Stramaccioni. Se il finale di stagione soddisferà Moratti, il tecnico romano potrà onorare il suo contratto insieme con Fantantonio. I due, infatti, restano molto amici e il rapporto stretto tra le due compagne Dalila e Carolina (in attesa del secondo figlio) ha contribuito ad appianare subito i contrasti.

Anche perché Cassano non sembra avere molte porte aperte: la Samp ha subito respinto le speculazioni che lo inserivano nell’affare-Icardi («colpa del monte ingaggi», la giustificazione di Edoardo Garrone poco propenso a riportare a Genova il pupillo ingrato del padre), mentre sembrano molto debole la pista che lo dà verso Napoli. Meglio, quindi, far tornare le cose «bene bene».