Nelle mani di Samir. Tra un presente delicato e un futuro da costruire, l’Inter rischia di perdere una delle sue poche certezze:Handanovic. L’offerta è di quelle che non si possono rifiutare: 28,5milioni per il numero 1 nerazzurro. Un riconoscimentoal portiere sloveno, scelto dal Barcellona come erede di Valdes (che a fine stagione sarà libero e probabilmente si accaserà inPremier League),ma anche all’affare portato a termine in estate dalla dirigenza nerazzurra: 11 milioni più la comproprietà di Faraoni il prezzo pagato all’Udinese, più che raddoppiato in una sola stagione.
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Libero – Nelle mani di Handa, l’Inter rischia di perdere l’ultimo top player…
Nelle mani di Samir. Tra un presente delicato e un futuro da costruire, l’Inter rischia di perdere una delle sue poche certezze: Handanovic. L’offerta è di quelle che non si possono rifiutare: 28,5milioni per il numero 1 nerazzurro. Un...
Ma anche un duro colpo ai piani della Beneamata che potrebbe veder partire l’unico top player rimasto in rosa tra infortuni, bizze e tempo che passa. In un ideale asse per la ricostruzione della squadra, Handanovic, 28 anni, è infatti il perno di una spina dorsale che comprende Juan Jesus, Kovacic, Guarin e Palacio.
Proprio le esigenze di rifondazione e con i conti che minacciano un altro passivo pesante attorno ai 50 milioni di euro, una plusvalenza così pesante farebbe comodo e potrebbero però spingere Moratti a dire sì ai blaugrana. E ad accettare magaricome contropartita un altro ex Udinese, Sanchez, scontento in Catalogna e già seguito da Branca (così come dalla Juve). Il cileno sarebbe la ciliegina di un reparto che attende un lifting importante: a Milito, Palacio, Cassano (ancora in bilico), si potrebbero aggiungere Icardi (sicuro) e Gomez.
Affari decisivi da chiudere al più presto - senza attendere l’accordo con uno dei partner esteri (sarebbero tre gli interessatial momento da Stati Uniti, Kazakhstan e Danimarca, ma si parla pure di Indonesia e non vanno scartati nemmeno i russientrati in Saras: che puzzle) - per poi passare ad altri reparti (dove sono già pronti Andreolli, Campagnaro, Laxalt e Botta).
C’è poi un precedente che spinge al sacrificio del portiere sloveno: gli ultimi affari con i blaugrana risalgono al 2009 e portanoi nomi di Maxwell e soprattutto di Ibrahimovic: il Barça pagò allora 50 milioni più il cartellino di Eto’o per lo svedese, protagonista di tre scudetti coi nerazzurri. Dieci mesi dopo l’Inter festeggiò il Triplete dopo aver battuto proprio i catalani in semifinale.
E fra i pali? Ci sarebbe pronta la soluzione interna: Francesco Bardi, portiere dell’Under21 che si sta mettono in mostra a Novara dopo un’ottima stagione al Livorno. Per costruire l’Inter giovane, in fondo, bisogna cominciare dalla porta.
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