Il numero 99 a strisce nerazzurre è lì che lo aspetta ad Appiano Gentile. E Antonio Cassano potrà presto indossarlo di nuovo. L’Inter e Fantantonio sono di nuovo vicine, Stramaccioni e Mazzarri non ci sono più e Mancini non ha messo veti alla seconda avventura milanese dell’ormai ex Parma. Lo svincolo dagli emiliani ha di fatto riaperto porte che sembravano chiuse. Quella più forte ora è l’Inter, abbandonata da Cassano dopo il litigio con Stramaccioni e l’arrivo di Mazzarri. Ora però sulla panchina nerazzurra c’è Roberto Mancini, che di fantasisti se ne intende e che non ha detto no al ritorno di Fantantonio a Milano, in attacco un altro pizzico di talento serve e non è un caso che dopo il ko con il Torino abbia detto «dobbiamo migliorare la qualità negli ultimi metri».
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Libero – Torna PazzAntonio, Mancini non ha messo veti. L’idea è quella…
Il numero 99 a strisce nerazzurre è lì che lo aspetta ad Appiano Gentile. E Antonio Cassano potrà presto indossarlo di nuovo. L’Inter e Fantantonio sono di nuovo vicine, Stramaccioni e Mazzarri non ci sono più e Mancini non ha messo veti...
L’idea è quella diun contratto di seimesi fino a giugno, con opzione poi per la prossima stagione,questo il primo accordo trovato via telefono tra Ausilio e l’agente. La firma ancora non è arrivata, non c’è particolare fretta (da svincolato può firmare fino al 25 febbraio, lunedì l’incontro per gli ultimi dettagli) ma soprattutto l’Inter per poter far spazio a Cassano deve prima risolvere la situazione Osvaldo. Per l’italo-argentino l’opzione principale resta la Juve, i nerazzurri però vorrebbero un indennizzo di circa 500 mila euro. Una trattativa che si può sbloccare nelle ultime ore di mercato e da cui comunque dipende l’esito dell’affare-Cassano. Anche perché Ausilio nel frattempo è attivo anche su altri fronti. Il primo quello delle cessioni, richiesta esplicita di Thohir. Così ieri ha trovato l’accordo per il passaggio di Duncan e Bonazzoli alla Samp, 10 milioni complessivi (3 per il ghanese, 7 per il giovane attaccante) che arriveranno nelle casse interiste (mentre Khrin va in prestito al Cordoba e Laxalt al Genoa). L’Inter però non perde completamente l’ultimo talento della primavera: l’accordo prevede il diritto di riacquisto da parte nerazzurra di Bonazzoli a 14 milioni entro i prossimi 3 anni oppure, se non venisse riscattato, la metà di un’eventuale cessione futura da parte dei doriani. Soldi che nel frattempo serviranno a finanziare gli ultimi colpi, restano aperte le piste per un difensore e per un centrocampista: favoriti Rhodolfo e Diarra, con Murillo e Susic sullo sfondo. Aspettando Cassano.
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