Andrea Maldera, ex tattico del Milan e della Nazionale dell'Ucraina, in un'intervista concessa a Tuttosport ha analizzato i punti di forza delle due squadre in corsa per lo scudetto: "Il Milan più che crescere nel finale, è molto costante nella gara. È più facile che gli avversari abbiano un calo, di concentrazione o fisico. I rossoneri hanno un'identità forte, che mantengono per tutti i novanta minuti. E questo può fare la differenza tecnico-tattico. Poi ci sono dei numeri dei valori morali che non sono misurabili, ma legati all'aspetto gestionale e motivazione. Vedi i cambi delle ultime gare, per chi entra e come entra".
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Maldera: “Inter fra alti e bassi, Milan più costante. Inzaghi bravissimo a…”
L'ex tattico dei rossoneri e dell’Ucraina ha analizzato i punti di forza delle due squadre in corsa per lo scudetto
L'Inter invece è fortissima nei piazzati.
"Il lavoro è diviso tra chi calcia e chi colpisce. I nerazzurri hanno un grande giocatore calciante come Calhanoglu, uno dalle grandissime qualità balistiche. L'aspetto evidente è quello della fisicità interista. Inzaghi è stato bravissimo a valutare tali caratteristiche e a trasformarle in punti di forza reali. Dietro c'è un lavoro, una conoscenza dei giocatori".
Quanto conta avere uno specialista nei piazzati?
"Molto. Oggi esiste pure una vera ricerca delle difese sulle palle inattive. Lo schema non può non prescindere dalla qualità e dalla velocità di esecuzione. Anche quello più bello del mondo, senza chi calcia bene, è difficilmente efficace".
Cosa pensa di Inzaghi?
"Si è confermato. Mentre Pioli, rispetto all'Inter e alla Fiorentina si è molto evoluto a livello tattico, i principi della Lazio di Inzaghi si ritrovano tra i nerazzurri attuali. È entrato in punta di piedi, ci ha messo del suo: è un grande stratega. L'Inter, a differenza del Milan, ha avuto picchi di gioco straordinari, ma anche un po' di flessione. Quando però ha espresso al meglio il suo calcio, abbinava qualità estetica ad efficacia".
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