Anche l'Inter ha confermato ciò che era già ovvio: l’esercizio 2020/21 si conferma impattato dagli effetti della pandemia da Covid-19, con una contrazione dei ricavi. Ma a quanto ammonta questa cifra? Lo spiega il Corriere della Sera: "Le entrate venute meno al club di Zhang in questa stagione - in parte calcolate e in parte previste - sono imponenti. Gli stadi chiusi sono costati 60 milioni per i mancati incassi da ticketing; le perdite per la negoziazione al ribasso degli sponsor a causa della mancanza di visibilità e per retail e licensing sono calcolati in altri 20 milioni. Complessivamente 80 milioni in un anno. L'Inter, come annunciato nel Cda, pagherà comunque le due mensilità mancanti entro il termine federale del 16 febbraio. Un'operazione che sarà agevolata, si legge nella nota, dalle «recenti disposizioni governative italiane in fase di approvazione».
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Corsera: “Inter, in un anno mancate entrate imponenti. Ma come confermato nel CdA…”
Il quotidiano fa il punto della situazione in casa nerazzurra
L'emergenza Covid consentirà infatti di versare solo gli emolumenti netti, mentre la parte destinata all'erario potrà essere rateizzata in 24 tranche a partire da maggio. Dei 30 milioni di stipendi lordi di novembre e dicembre, dunque, l'Inter ne dovrà pagare subito solo la metà. Un vantaggio che ha cambiato la posizione del club nerazzurro in merito alla richiesta, avanzata in Lega da molti presidenti, di spostare in avanti la scadenza per le ultime due mensilità. Il rischio di non poter usufruire di quel beneficio è troppo elevato. Non è detto però che nel Consiglio federale del 29 gennaio questa proposta non venga portata avanti dalla stessa Lega, perché potrebbero esserci società che non sono in grado di adempiere agli obblighi economici con i tesserati nemmeno limitandosi al netto", conclude il quotidiano.
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