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Mancini: “Io voglio giocar bene e vincere. Balotelli? Lo conosco troppo. E su Zaniolo…”

Le parole del ct azzurro

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni di Radio 24, per il programma "Tutti Convocati", il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini ha parlato di diversi temi, tra cui il primo anno in Nazionale, ma non solo.

MESSI - Messi è al livello di Maradona: oggi rispetto ad una volta, quando i marcatori picchiavano, è più semplice. Ma Messi è di un altro livello.

GIOCO O RISULTATO - Io non sono ibrido, io ho sempre cercato di impostare le squadre per giocare bene e vincere: ma a volte non riesci, non hai il materiale e devi adattarti ad altre situazioni. La mia mentalità è quella però.

ZANIOLO - Io sono entrato in una situazione difficile, al più difficile degli ultimi 50 anni: dovevamo fare qualcosa per avere anche un buon futuro. Abbiamo seguito giocatori agli europei nelle nazionali giovanili: si vedeva avessero qualità. Abbiamo visto che erano bravi, poi sono stati bravi a farli giocare nei club: Di Francesco con Zaniolo è stato bravo ad inserirlo in squadra. I suoi margini? Io lo vedo mezzala, secondo me è il suo ruolo: può fare tutto, è tecnico, ha fantasia, ha fisico. Gioca in Serie A da sei mesi, ora ha un calo fisico, ma mi sembra normale: però ha grande prospettiva come Kean, Tonali. In questo stage abbiamo chiamato chi non eravamo riusciti a vedere, chi è stato lontano dalla nazionale e i giovani per capire che margine avessero: sono stati due giorni positivi, abbiamo conosciuto ragazzi che vogliono diventare forti.

IL PRIMO ANNO - Ci sono stati momenti difficili, passano troppi mesi tra le partite: è stato bello, divertente. Il lavoro dà i suoi frutti, siamo felici che ci sia gioia quando gioca la nazionale. Potevo trovare altro, ma penso che la Nazionale sia talmente importante, quindi ci tenevo: era la cosa più importante per me, speriamo di ottenere risultati. Siamo andati veloci nel trovare una squadra competitiva, però c'è ancora da lavorare tanto: però il percorso è stato buono e veloce. Dobbiamo migliorare in fase realizzativa: creiamo tanto. Però dobbiamo mettere a frutto la mole di gioco che facciamo: dobbiamo essere più bravi sotto porta.

INSIGNE - Deve stare tranquillo: può fare molto di più, ha l'età migliore. Ci sono momenti difficili, bisogna continuare ad allenarsi seriamente.

BALOTELLI - Lo conosco troppo bene, aspetto che continui a migliorare come sta facendo, sia sotto l'aspetto dei gol che caratteriale: lui nella Ligue 1 è come il PSG, a volte segna senza neanche fare fatica.

KEAN - E' giovane, Allegri lo fa giocare: è giovane, deve imparare tanto. Gioca sulla gioventù, a volte ha cose che non deve fare, ma la porta la vede: fisicamente può diventare devastante, ma dipende da lui. Io le nazionali le ho fatte tutte, ho fatto una vita a Coverciano: mi è spiaciuto di non poter giocare il Mondiale, eravamo troppo forti. La mia speranza è quella di poterci riuscire come allenatore.

EURO 2020 - Dovremo essere bravi nelle prossime due partite, saranno importanti: poi dovremo migliorare per giocarci gli europei.

CRITICHE AGLI ALLENATORI - Noi in Italia siamo esagerati: prendi Pochettino, è cinque anni al Tottenham, squadra molto forte, e non ha ancora vinto niente. In Italia l'avrebbero ucciso: ogni anno cerca di migliorarsi. Vincere non è mai facile, nemmeno con una squadra forte.

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