Quello sul campo d’allenamento in Cina è un Roberto Mancini molto diverso da quello di 10 anni fa. Certo le sue qualità sono ormai note e la rosa a sua disposizione è ampia e va sfoltita ma detto ciò guai a pensare che lui scarichi qualcuno. Magari lo manda in panchina, ma non rinuncia certo a insegnargli calcio. Come dimostrano foga e pazienza con cui ieri spiegava a Nagatomo — anche lui tra i sospesi — quali movimenti fare nell’inconsueta posizione di interno destro in cui ha schierato Yuto tra le riserve. «Palla alla punta, se il terzino si accentra tu ti allarghi. Altrimenti ti butti in area seguendo la diagonale della porta. Riproviamo!».
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Mancio ha scelto ma insegna a calcio anche agli esclusi. Ieri con Nagatomo…
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