Domenica sera arriva al Meazza la Juventus e per Roberto Mancini incrociare i bianconeri ha sempre un sapore particolare.Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il tutto incominciò con il casino Calciopoli che coincise con il suo terzo scudetto (2006) cucito in nerazzurro nella sua prima Inter. In aggiunta, i nerazzurri non battono la rivale storica in casa dal 16 aprile 2010. Gli interisti del Meazza non esultano esattamente da allora, dall’anno del Triplete: battere la Juve dopo oltre cinque anni sarebbe soprattutto per loro e anche per riprendere un filo con le vittorie che proprio dopo quell’anno si è sfilacciato e depotenziato. Ecco il senso dell’attesa che deve finire.
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Mancio-Juve, mai banale: quanti episodi. E quando nel 2011 di Calciopoli disse…
Domenica sera arriva al Meazza la Juventus e per Roberto Mancini incrociare i bianconeri ha sempre un sapore particolare. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il tutto incominciò con il casino Calciopoli che coincise con il suo terzo...
Mancini e la Juventus, la Juventus e Mancini: sono pezzi di cronaca che vanno avanti da anni. Da quando era giocatore e pensavano a lui sul mercato fino quelle situazioni ben più serie che hanno portato alla scudetto del 2006 assegnato all’Inter e per il quale lui - nel 2011 disse: «Sul campo la mia squadra ha vinto due titoli, l’altro ce l’hanno assegnato per malefatte altrui. Per me il caso è chiuso».
Il caso (si) è chiuso da poco, ma la verità è che non finirà mai di riaprirsi. Mancio-Juve è un capitolo non banale, e il Mancio di oggi preferisce rasentare la banalità pur di non riaccendere fuochi. Mancio e la Juve si sono incontrati un anno fa due volte: allo Stadium impazzì Osvaldo che quasi gli mise le mani addosso nello spogliatoio; a San Siro, l’Inter perse una partita gestibilissima anche per una topica micidiale di Handanovic. Mai banale, Mancio-Juventus: nemmeno quando vestiva il giallo e il rosso del Galatasaray e - due anni fa - buttò fuori i bianconeri dalla Champions con la neve e il folletto Sneijder.
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