Claudio Marchisio si racconta in un'intervista rilasciata a Rivista Studio. Il sogno di giocare a calcio fin da piccolo, la Juventus e come obiettivo quello di diventare una bandiera bianconera. La serie B, i sacrifici e tutte quelle cose che quando non sei ancora conosciuto non sono proprio rose e fiori. Nell'intervista c'è spazio anche per il confronto con le altre squadre. Inevitabile l'assist sulla questione dei "soldatini", lanciata da Antonio Cassano qualche tempo fa. "Può essere fraintesa, ma la parola soldatini non mi dà così fastidio. Quando si entra alla Juve, si entra in una famiglia, si cresce assieme seguendo determinate regole. Il gruppo unito, dai vertici all’ultimo di noi, è la forza di questa Juve e di quelle del passato. Ricordo gli Juve-Milan o gli Juve-Inter di quand’ero piccolo: sulla carta eravamo inferiori come rosa, ma poi alla fine vincevamo e il commento unanime era che la forza stava nel gruppo. Se per soldatino intendiamo questo, fiero di esserlo"
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Marchisio risponde a Cassano: “Soldatini? Fiero di esserlo…”
Claudio Marchisio si racconta in un’intervista rilasciata a Rivista Studio. Il sogno di giocare a calcio fin da piccolo, la Juventus e come obiettivo quello di diventare una bandiera bianconera. La serie B, i sacrifici e tutte quelle cose...
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