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Lega, Ferrero chiede le dimissioni di Marotta e Scaroni. De Laurentiis in soccorso

Getty Images

Sebbene l'ordine del giorno non fosse quello della Superlega, durante l'Assemblea di ieri si parlato di Inter, Milan e Juve

Andrea Della Sala

Si è tenuta ieri l'Assemblea di Lega per parlare dei diritti tv, ma sebbene non fosse all'ordine del giorno si è discusso anche del caos Superlega. Il presidente Dal Pino ha esordito con una dura arringa verso Inter, Milan e Juve che si erano defilati per creare la nuova Superlega.

"La Serie A ha solo rinviato il processo, che si farà: non si chiuderà con un nulla di fatto, come preteso anche dal numero uno Uefa, Ceferin. I ruoli sotto accusa in questo caso sono quelli di Marotta, a.d. Inter, e Scaroni, presidente Milan. Il primo anche consigliere federale, il secondo consigliere di Lega. Ancora più critico il ruolo di Andrea Agnelli, numero uno bianconero, co-fondatore della Superlega e membro della commissione interna alla Lega di A impegnata a trattare con i fondi. Contro di lui i club pensano anche alla causa: un doppio gioco (la Superlega era in contrasto con il lavoro dei private equity, occupati a valorizzare il brand del nostro campionato) che le società ritengono decisivo nel fallimento di un affare che avrebbe portato in cassa un miliardo e settecento milioni di euro", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Un’assemblea specifica valuterà come procedere: di fronte alla sfiducia dell’assemblea Marotta e Scaroni faranno un passo indietro. Da Juve (ieri rappresentata da Giorgio Ricci, Chied Revenue Officer e dall’avvocato Cesare Gabasio), Milan e Inter solo silenzio. Solita specifica sul Milan: il voto di Scaroni è sempre stato il sì ai fondi, nessuna retromarcia come bianconeri e nerazzurri. A fine assemblea è stato Ferrero (poi Preziosi e Fienga) a chiedere le dimissioni di Marotta e Scaroni, discorso stoppato da De Laurentiis (poi Barone). Non era un punto all’ordine del giorno. L’argomento Superlega, con tutte le conseguenze del caso, è stato il cardine del discorso d’apertura di Paolo Dal Pino, presidente della Lega di A. un attacco agli ex scissionisti che con le loro mosse avrebbero danneggiate l’intero sistema. Così come, altra accusa evidente, Juventus e Inter si sono messe di traverso all’affare fondi per interessi personali", aggiunge il quotidiano.

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