Intervenuto ai microfoni di Libero, Sandro Mazzola, ex calciatore dell'Inter, ha parlato così del momento dei nerazzurri anche in vista della sfida scudetto di stasera col Napoli: «È bastato un 2-0 alla Roma in Coppa Italia e il derby è stato dimenticato. Sabato scorso abbiamo fatto solo una prova di generosità verso il campionato».
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Mazzola: “Derby? L’ha perso l’Inter, non l’ha vinto il Milan. Noi generosi col campionato”
Le parole dell'ex nerazzurro: "Sono sicuro che rivedremo l'Inter schiacciasassi degli ultimi due mesi. In campionato una grande squadra non sbaglia due partite di seguito"
Mazzola, quale Inter vedremo al Maradona?
«Abbiamo una certezza: la partita di sabato scorso l'ha persa l'Inter, non l'ha vinta il M... Non riesco neppure a pronunciare questa parola. Sì, insomma, l'altra squadra. E, poi, ci siamo subito rialzati contro la Roma».
Pur priva di Bastoni, l'Inter può giocare per due risultati su tre...
«Sono sicuro che rivedremo l'Inter schiacciasassi degli ultimi due mesi. In campionato una grande squadra non sbaglia due partite di seguito».
Quella di Inzaghi, quindi, sta diventando una grande Inter come era la sua?
«Ha dei quarti d'ora davvero incredibili. Ma le partite durano 90 minuti e ho l'impressione che, a tratti, nella testa dei giocatori manchi ancora qualcosa, per esempio la gestione del risultato. Ai miei tempi il derby sarebbe finito 1-0, non 1-2».
Il perno di questa squadra?
«Brozovic, per come sta in campo e per come intuisce i momenti giusti».
C'è un nuovo Mazzola nell'Inter di Inzaghi?
«Direi di no. Uno che mi somiglia è Zaniolo che l'Inter ha colpevolmente lasciato andare. Parte da lontano, è forse meno veloce ma più potente del sottoscritto. E segna».
In 17 anni non ha mai pensato di lasciare l'Inter per un'altra squadra, come ha fatto, per esempio, Donnarumma con il Milan?
«Un anno ebbi la tentazione di andare a giocare nel Real Madrid, la squadra simbolo di quando seguivo il calcio da ragazzino. Ma non ce l'ho fatta a tradire la mia Inter».
Cosa prova all'idea di vedere San Siro abbattuto per costruire un altro impianto a pochi metri?
«Una tristezza infinita. È una decisione folle. In quello stadio unico c'è la storia, ci sono le domeniche di migliaia di persone, i ricordi di più di una generazione».
Voto all'operato del Var?
«Zero! Il Var ha tolto personalità agli arbitri. Preferisco un arbitro che sbaglia a uno che viene corretto».
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