Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro l'Inter. Queste le sue dichiarazioni: "Oggi non siamo stati i soliti: forse io non sono stato chiaro perché ho cambiato modulo, ma non avevo giocatori offensivi. Avevo solo Vignato come cambio, che gioca meglio a sinistra. Ho cercato di cambiare modulo mettendo due attaccanti e un difensore in più: è stato recepito male, ma penso di essere stato chiaro. Non siamo venuti qua per non perdere, ma per vincere: nel primo tempo non abbiamo fatto niente, ma neanche loro.
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Mihajlovic: “Difficile vincere con l’Inter con i Primavera. Volevo fossimo più aggressivi”
Le parole del tecnico del Bologna
Il gol alla fine del primo tempo ci ha tagliato le gambe, nel secondo tempo siamo stati più aggressivi: ma abbiamo preso un altro gol dopo tre minuti dal nostro. Abbiamo fatto quello che potevamo, ho messo tre Primavera: non giocavamo contro una rappresentanza, ma con l'Inter. Era difficile, ma pensavo potessimo essere più aggressivi. La nostra scelta è sempre quella di pressare in avanti: abbiamo cambiato modulo, ma non dovevamo cambiare mentalità. Ma si vede che i giocatori pensavano di dover attendere. Mi dispiace per quello, ma ho cambiato modulo solo perché non ho attaccanti. Partendo con Zignato avrei messo già tutte le forze offensive.
Quando vieni a giocare con l'Inter con i Primavera non è facile fare risultato: sono contento per loro, non sono queste le partite che dobbiamo vincere. Ma mi aspettavo fossimo più aggressivi. I moduli non c'entrano niente, sono per i giornalisti: l'importante è la mentalità. Se non hai mentalità giusta e coraggio, non c'è modulo che ti fa vincere. E' importante l'atteggiamento, quello che ci è mancato oggi, non siamo stati aggressivi: eravamo poco convinti, forse per il cambio modulo. Noi non siamo venuti qua per difendere lo 0-0, giochiamo per vincere anche con l'Inter. Ci abbiamo vinto due volte, è questo che non mi è piaciuto. La talpa? Se l'avessi beccata si sarebbe saputo e sarebbe rimasto a casa. Siamo ancora nell'indagine, siamo più vicini".
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