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Milito: “Inter, scudetto meritato. C’è un errore da evitare. Conte e Mourinho…”

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La lunga intervista rilasciata dall'argentino al Corriere della Sera sulla vittoria dell'Inter

Gianni Pampinella

"Uno scudetto meritato e importante, dopo tanti anni. Tornare a vincerlo è una gioia immensa per i giocatori, la società e i tifosi. Un’impresa". Si apre così una lunga intervista rilasciata da Diego Milito al Corriere della Sera. Il Principe, uno dei simboli dell'Inter del Triplete, definisce "eccezionale" la cavalcata della squadra di Antonio Conte. "Ha un sapore speciale. Hanno messo fine al regno Juve, è qualcosa di grande, anzi dopo 11 anni è eccezionale".

"Tanti paragoni con la vostra Inter. Lautaro è argentino come lei, ci si rivede?

«Ognuno ha le sue qualità. Lukaku e Lautaro sono una coppia straordinaria. Per vincere lo scudetto però devi avere un grande organico e l’Inter ce l’ha. Il tifoso si deve godere questo scudetto».

"Voi argentini con l’Inter avete un legame particolare.

«Lo dice la storia, in tanti siamo passati dall’Inter: abbiamo un amore incondizionato, un legame tutto nostro. Siamo sempre stati trattati bene da società e tifosi».

"Dopo il Triplete il ciclo Inter si chiuse, questa squadra può aprirne uno nuovo?

«Credo di sì. La rosa è grande, con due-tre rinforzi può lottare per l’Europa. Lo scudetto è un primo passo importante. L’Inter ha fatto la finale di Europa League l’anno scorso, è sulla strada giusta».

"Parlava di due-tre acquisti: cosa servirebbe in più?

«Lo sanno meglio Conte e Marotta, ma con qualche giocatore importante si può fare il salto. Avere opzioni multiple è importante per lottare su tutti i fronti».

"Un momento di questa stagione che l’ha colpita?

«Splendido soprattutto il girone di ritorno. Credo che la vittoria nel derby sia stata importante. Con soli due k.o., la squadra ha dimostrato di essere molto solida».

"Il 2-0 alla Juventus, ha fatto cambiare idea ai giocatori dell’Inter sulla loro forza?

«Sicuramente ti dà molto morale, a livello emozionale è una spinta per poi arrivare a traguardi importanti».

"Mourinho ieri, Conte oggi: i due sono simili?

«Hanno grande mentalità, ognuno con la sua metodologia e gestione».

"Per Conte la fatica maggiore è stata cambiare la mentalità dell’Inter. Ha vinto per questo o per i giocatori?

«Un po’ di tutto. Per arrivare in fondo devi avere i giocatori e la società in linea: all’Inter oggi sono tutti insieme».

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"Nella vostra Inter Eto’o si mise al servizio della squadra. In questa Lautaro si è sacrificato.

«Lautaro è un giocatore top, un ragazzo per bene. Ha fatto un grande torneo, sacrificandosi per la squadra. La vittoria è però sempre globale: questo è un grandissimo gruppo, tutti si sacrificano».

"Nella vostra Inter chi erano i punti di riferimento?

«Eravamo una famiglia allargata. Toldo, Orlandoni, Maicon, Zanetti erano i più trainanti. Pupi è stato fondamentale, sempre positivo, il suo carattere ci ha aiutato».

"Moratti cos’è stato per voi?

«Un grande riferimento, un padre. Sognava la vittoria in Champions, vedere com’era felice quel giorno ci ha riempito di gioia: sognava quella coppa da tanti anni».

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"Quando a livello di gruppo avete realizzato che per lo scudetto era fatta?

«Alla fine, perché è stata una grande sofferenza. In fondo abbiamo vinto a 20 minuti dalla fine battendo il Siena. Non avevamo margine d’errore: la Roma fu tosta».

"Conte è stato anche molto criticato. Ha dimostrato di essere il migliore?

«Molto di questo scudetto è suo. Ha migliorato i giocatori. L’Inter in certe partite giocato molto bene, concede poco. Cercherà di migliorare, ma il campionato è stato ottimo».

"È la prima vittoria per tanti: cosa cambia nella carriera di un giocatore uno scudetto?

«Tanto, i calciatori si abituano a vincere. Il successo è una droga, ne vuoi sempre di più. Se vinci una volta vuoi farlo sempre, ora possono aprire un ciclo».

"Ha sentito Zanetti?

«Sì gli ho mandato un messaggio dopo la partita di Crotone, era molto felice. Vincere lo scudetto per lui, per come sente lui l’Inter, è stato un grande passo in avanti».

"Quale l’errore da evitare?

«Pensare che con questo scudetto possano stare benissimo. Devono ambire a molto di più, il prossimo obiettivo è conquistare l’Europa, tornare a vincere la Champions. L’Inter sta facendo un percorso logico per tornare storicamente dove deve stare». Il primo passo è compiuto.

(Corriere della Sera)

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