La sua seconda vita al Racing è iniziata praticamente un mese fa, quando finalmente ha ceduto alla corte di Victor Blanco ed ha deciso di mettere la firma sulla sua nuova avventura con la maglia dell'Academia. Diego Milito ha salutato l'Inter dopo 5 lunghi anni di vittorie e trionfi indimenticabili, e ora giustamente parla da giocatore e da uomo simbolo del nuovo progetto Racing.
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Milito: “Volevo il Racing da tempo, ma l’infortunio ha ritardato il mio ritorno. Ora…”
La sua seconda vita al Racing è iniziata praticamente un mese fa, quando finalmente ha ceduto alla corte di Victor Blanco ed ha deciso di mettere la firma sulla sua nuova avventura con la maglia dell’Academia. Diego Milito ha salutato...
Così, direttamente dall'Argentina, ospite della trasmissione "Un Buen Momento" di Radio La Red, il Principe non si è trattenuto dal parlare a ruota libera della squadra della dirigenza e degli obiettivi che lui e il club si sono prefissati per la prossima stagione:
FORMA - "Mi sto allenando molto bene, assieme ad una squadra che è ancora in fase di costruzione. Mi sento bene fisicamente e mentalmente, con tanta voglia di fare un buon campionato. Sentivo che era questo il momento giusto per essere di nuovo qui, mi sento bene. Sempre detto che sarei voluto tornare stando bene e con grandi stimoli. Spero di portare tutto questo alla squadra".
SOCIETA’ - "Non ho posto alcuna condizione al momento del mio arrivo, ma ovviamente quello che tutti noi vogliamo è mettere insieme un buona squadra. Il Racing viene da due campionati non molto buoni e l'idea è quella di tornare ad essere protagonisti nel prossimo campionato. Pian piano i dirigenti stanno costruendo una buona rosa".COMPAGNI - "Il Racing ha diversi giocatori con un gran potenziale. Vietto mi sembra un ottimo giocatore, anche se lo scorso anno non è riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale, spero di poterlo recuperare, è molto importante per noi. Centurion poi è un giocatore-chiave, e così anche Acuña mi ha stupito, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Davvero non lo conoscevo. E ora è importante che si uniscano giocatori di qualità, perché questo fa sì che vi sia concorrenza interna".
RITORNO - "Ho sentito che era arrivato il momento di tornare al Racing, ma l’infortunio patito al ginocchio ha ritardato tutto. Dal Racing me ne andai che ero un ragazzino, sono contento della carriera che ho fatto e torno da giocatore maturo. Non vengo qui con nessun timore, con nessuna paura. Quando uno prende la decisione di tornare deve essere convinto. Sono qui con tutte le migliori aspettative, sono super positivo. Naturale che ci sia bisogno di abituarsi di nuovo a tutto, perché qua si vive a ritmi del tutto diversi. L'idea è quella di cominciare bene, ma sempre mantenendo i piedi per terra: il Racing è una squadra nuova che si sta conoscendo, c’è bisogno di tempo. L'idea è quella di cercare di essere protagonisti."
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