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Montella delusissimo: “Tifosi, ci avete deriso: pareva un sogno. Guardate il Bayern…”

E’ un Vincenzo Montella davvero deluso quello che, al termine di un’altra sconfitta in semifinale di Europa League a favore del Siviglia, si è presentato nella sala stampa del Franchi. Un Montella deluso non dai suoi giocatori, anzi,...

Dario Di Noi

E' un Vincenzo Montella davvero deluso quello che, al termine di un'altra sconfitta in semifinale di Europa League a favore del Siviglia, si è presentato nella sala stampa del Franchi. Un Montella deluso non dai suoi giocatori, anzi, ma dai suoi tifosi, contro i quali ha scagliato un po' di frustrazione.

Queste le sue parole: "Siamo usciti contro una squadra più forte, più completa anche dal punto di vista fisico. Non siamo stati fortunati nelle due gare per le occasioni create e non concretizzate. Il Siviglia è stato cinico, questo è un valore importante in più. Abbiamo fallito una grande occasione all'inizio, loro invece alla prima vera a gara hanno segnato. La squadra ha continuato a giocare con grande orgoglio e non si meritava i fischi. Li accetto con serenità, ma voglio dire la mia. Sono l'allenatore di un gruppo di grandi uomini e credo che questo gruppo abbia dato di più rispetto a quanto abbia ricevuto dai tifosi. Non meritavamo di venire derisi, mi è sembrato di sognare. La tifoseria ha perso una grande occasione, non ha riconosciuto gli sforzi fatti da questo gruppo. I giocatori sono amareggiati per la sconfitta e per il trattamento che hanno ricevuto. Siamo molto indietro rispetto all'Europa, i tifosi del Bayern hanno applaudito i giocatori nonostante la sconfitta. I giocatori faranno le loro valutazioni. Gomez immobile nel riscaldamento? Volevo metterlo, poi qualche centrocampista ha avuto qualche problema e gli ho comunicato di terminare il riscaldamento. L'eliminazione? C'è amarezza, ma non possiamo rimproverarci nulla. Non abbiamo sbagliato l'approccio alle due partite, accettiamo la sconfitta serenamente. Bisogna saper perdere. Il futuro? Non c'è nulla di nuovo da dire, la società conosce il mio pensiero da tre mesi".