Dalle pagine del Corriere della Sera Fabio Monti certifica il disastro stagioale nerazzurro: «Alla fine della stagione 1998-1999, la squadra era stata costretta a giocare due spareggi con il Bologna per giocarsi un posto in Coppa Uefa. Avendoli persi entrambi, era rimasta fuori dall’Europa, un evento che non capitava dal 1991-1992. Questa volta i nerazzurri non avranno bisogno di perdere due spareggi per non centrare l’obiettivo della partecipazione all’Europa League. Restare fuori dall’Europa, per chi tre anni fa aveva vinto la Champions League, rappresenta un disastro per l’immagine, per il ranking Uefa, per il bilancio, per le prospettive di ricostruzione del gruppo. Il danno economico più cospicuo è rappresentato dalla mancata partecipazione alla Champions League, anche attraverso il preliminare; lo è soprattutto in tempi di financial fair play, dove le spese devono essere in linea con i ricavi. Ma anche l’Europa League consente di portare a casa qualche milione di euro. Invece niente di niente. In linea teorica, la mancanza di partite europee potrebbe consentire di lavorare meglio per il campionato, ma è difficile pensare che la squadra che sta centrando tutti i record negativi della storia nerazzurra possa cambiare in maniera così radicale in uno spazio temporale di tre mesi. Partendo da un ottavo posto, che sembra destinato a trasformarsi nella nona posizione in classifica e dalle 14 sconfitte in 35 partite, che possono aumentare ancora, visto il trend negativo generale (e il calendario: Lazio, Genoa, Udinese), fino a superare il record del 1946-1947 (quindici)».
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Monti (CorSera): «Inter senza Europa, un disastro totale perché…»
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