Il presidente dell' Udinese, Pozzo, in conferenza stampa, ha parlato del giocatore Piermario Morosini scomparso tragicamente e della decisione di non giocare Udinese-Inter, prima ancora del comunicato ufficiale della Federcalcio.NON SI POTEVA GIOCARE - "Questa notizia ci ha scossi, la squadra e l'allenatore hanno detto chiaramente di non voler giocare. Abbiamo sentito i dirigenti dell'Inter che hanno confermato senza esitare di non voler scendere in campo. Poi è arrivata la notizia della Federcalcio, dieci minuti dopo. La giornata è così triste e difficile che nessuno, da parte nostra, avrebbe avuto la forza di parteciparte a questa giornata calcistica. La squadra non era in condizioni di scendere in campo, per lo stato d'animo. L'Inter va onorata per la decisione presa immediatamente. Rimane comunque il dolore per la scomparsa di un giovane."IL RICORDO DEI COMPAGNI - "Era un ragazzo a cui eravamo affezionati perché, pur non giocando con costanza a Udine, alla fine tornava sempre durante il ritiro, d'estate. Era un bravo ragazzo, educato, diligente, professionale. Tutti gli volevano bene. I giocatori, ripeto, non hanno esitato un momento, non volevano giocare, nessuno si è sentito di parlare di calcio. Tutti lo ricordano bene, come un giocatore presente. Non ha fatto mai nessuna polemica. L'allenatore oggi era davvero commosso e lui per primo ha detto che non si poteva giocare."SOSPETTI INFONDATI - "I giocatori non prendono farmaci, non prendono niente, conducono una vita regolare. Non si può pensare a nulla che non sia la fatalità. Può succedere, come succede in tutti gli sport, è una cosa puramente casuale e non si può fare nulla."
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Morosini, il ricordo di Pozzo: “Un bravo ragazzo, a cui tutti volevano bene”
Il presidente dell’ Udinese, Pozzo, in conferenza stampa, ha parlato del giocatore Piermario Morosini scomparso tragicamente e della decisione di non giocare Udinese–Inter, prima ancora del comunicato ufficiale della Federcalcio. NON...
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