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Mourinho: “Partiamo 29 punti dietro l’Inter: non siamo candidati a vincere”

Getty Images

Le dichiarazioni dell'allenatore giallorosso in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Udinese

Alessandro Cosattini

Dopo il ko contro il Verona, la Roma domani torna in campo all’Olimpico: di fronte c’è l’Udinese. Ecco le parole di José Mourinho in conferenza stampa: “Il mercato è chiuso e già state parlando di mercato, ma non lo faccio. Non posso parlare con voi di quello che vedo io, non capisco la tua domanda, nemmeno la prima parte in cui chiedi perché la squadra soffre in determinate condizioni. Venivamo da 6 vittorie consecutive e non ho parlato di mercato. Abbiamo perso una partita giocata male e non ho niente da dire a voi. Abbiamo analizzato il match con i miei calciatori, guardando al futuro e non più alla gara contro l’Hellas Verona dove abbiamo perso i tre punti”.

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KO INASPETTATO - “Perché in pochi si aspettavano la nostra sconfitta? Perché venivamo da 6 vittorie? Mi avete visto celebrare come un pazzo una vittoria speciale come quella contro il Sassuolo perché era la mia panchina numera 1.000 e poi perché abbiamo vinto al 90’, mi avete euforico solo per un minuto e mi avete visto sempre equilibrato, ho sempre detto che la Roma parte 29 punti dietro l’Inter e adesso non mi vedrai pessimista dopo una partita persa. Contro l’Hellas Verona avrei dovuto dire che l’arbitro ha sbagliato ad ammonire Veretout, oppure che la pioggia ha condizionato il match e magari un pareggio era giusto, ma forse sono troppo onesto. Sono triste per il ko, ma dobbiamo rimanere equilibrati, so perfettamente per cui sono venuto qui, ho un livello di esperienza di maturità ed equilibrio per non lasciare la gente con l’euforia dopo 3 vittorie oppure andare in depressione dopo 2-3 sconfitte. Abbiamo tanto da fare, cercate di metterci nel gruppo di squadre con quelle che meritano, lasciateci nel buono ma non siamo candidati a niente, siamo candidati a vincere solo la prossima partita. Abbiamo perso e volete analizzare con me la partita di Verona? Non posso, lunedì è stato il giorno libero per i calciatori ma non per il mio staff, abbiamo lavorato per la prossima partita. Serve lavorare e dobbiamo essere candidati a vincere la prossima partita contro l’Udinese e anche loro, però noi vogliamo vincere. Dobbiamo essere equilibrati, poi è normale essere meno felici dopo una sconfitta. Dobbiamo trasformare la tristezza in motivazione, non in delusione o depressione. Noi facciamo la nostra strada che è una strada di tranquillità e ambizione, ma con base tranquilla”.

PERCORSO - “Ho tre anni di contratto, non tre mesi... In tre mesi non è facile sviluppare una squadra, puoi farlo se è già una squadra e dare un qualcosa di personale. Se una squadra non è squadra, non è facile farlo in tre mesi. Se le occasioni contro il Sassuolo sono conseguenza di ambizione nostra, non è un problema per me. Se perdo una partita per troppa ambizione o troppa voglia di vincere, o per un cambio fatto da me… Sapevo quello che stavo facendo, la partita poteva finire diversamente ma non è un problema per me. Il problema sono i tre gol subiti perché se fai 2 gol devi vincere, non devi nemmeno pareggiare. Abbiamo avuto problemi difensivi e anche offensivi, non entro nel merito con voi. Posso dire che quella partita abbiamo giocato male, poi Faraoni ha fatto il gol della vita in un momento della partita che poteva andare a favore nostro, non ho cercato alcun tipo di alibi, l’arbitro è stato bravo. Abbiamo perso e basta e domani ne abbiamo un’altra. Prima della sconfitta abbiamo parlato della nostra cena, la nostra stagione non è un’alta pista ma è fatta di curve e serve guidare con concentrazione, visione e tranquillità, non è un’autostrada se non per una squadra super top tipo Bayern Monaco, PSG. La nostra stagione non è un’autostrada, andiamo avanti piano piano”.

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