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Mourinho: “Ho il fuoco dentro: voglio una squadra adatta me e alle aspettative dei tifosi”. E studia…

Il portoghese ha concesso una lunga intervista a Sky Sport UK

Francesca Ceciarini

L'ex allenatore dell'Inter José Mourinho ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sports nella sua Setúbal, parlando delle sue aspirazioni future e dei suoi impegni attuali:

"Questa è praticamente la prima volta sono a Setúbal a luglio, inizio agosto in più di 20 anni. Ho tempo per pensare, ripensare, analizzare e sentire esattamente che Zé ( diminutivo di José in portoghese, ndr) è full of fire! ( pieno di fuoco)".

Mourinho ammette di non essere felice nonostante stia passando le vacanze estive a casa dopo molti anni:

"I miei amici mi dicono di godermi il mio tempo e la mia estate qui ma io, onestamente, non riesco a godermela. Non sono felice abbastanza per godermela.

"Mi manca il mio calcio, ho il fuoco dentro, il compromesso con me stesso, con le persone che mi amano, con così tanti tifosi che ho nel mondo, con così tante persone che ho ispirato.

"Zé deve essere Zé fino all'ultimo giorno, ma io non lo vedo questo ultimo giorno perché il mio prossimo impegno sarà come l'inizio! Non sento che questo è solo un anno in più sommato a tutti gli anni che ho lavorato, a tutti i titoli che ho vinto: quello è storia, quello è il museo.

"Il mio futuro inizierà col mio prossimo impegno e, come ho detto, sembra ridicolo che io ho tante cose così belle che mi circondano e tante cose che non ho avuto per anni e non riesca a godermele".

Mourinho comunque ha ricevuto delle offerte dopo la fine del suo rapporto col Manchester United lo scorso dicembre: ha rifiutato il Benfica - il primo club che aveva allenato nell'autunno del 2000- a gennaio e poi i soldi della Superlega Cinese ( pare addirittura un contratto da 100 milioni di euro).

"La cosa più difficile è quando dico 'no' alle opportunità: ho dovuto lavorarci, perché dentro di me avevo l'impulso di tornare a lavorare. Se ho la possibilità di lavorare subito penso 'lavoriamo!'. Dire no è molto, molto, molto, molto difficile.

"Perché dico 'no'? Perché non è il livello di competizione/sfida che voglio. Ma con tutto il rispetto per le possibilità che ho avuto e i club che me le hanno fatte, voglio avere il diritto di scegliere coloro che sono 'mourinhisti' - come la gente dice in Portogallo, Spagna e Italia- i mourinhisti sono i miei tifosi.

L'allenatore che ha vinto il triplete con l'Inter vuole una squadra che sia al suo livello come manager e che soddisfi le aspettative dei suoi tifosi, ma che soprattutto creda in lui come ci crede un mourinhista, ovvero un suo fan:

"I mourinhisti mi vogliono dove appartengo quindi, per me ora, non è una questione di dire ' ok, ho questa offerta e l'accetto'. Devo essere paziente e aspettare per l'opportunità giusta è della stessa grandezza e livello a cui appartengo io come allenatore.

"È la cosa più difficile perché ho avuto l'impeto, molte volte in questo periodo, di dire ' sì, vado' ma no, non posso andare, non posso. Devo aspettare quella giusta.

"Non ho mai detto quale fosse quella giusta, non lo faccio mai perché ho grande rispetto per la gente che pensa che io sia l'uomo giusto per loro e non lo faccio mai".

Mourinho afferma che prenderà in considerazione solo offerte che verranno dai cinque principali campionati europei: Premier League, Ligue 1, Bundesliga, Serie A e Liga.

Gli viene anche chiesto se sia disposto ad accettare una nazionale, ma fa capire che non è il momento, perché è un lavoro fatto più di uffici che di campo, con partite giocate ogni due mesi e competizioni importanti addirittura ogni due anni:

"Un giorno, anche se non sarà il Portogallo magari [allenerò] un'altra nazionale...quando vado a vedere gli Europei e i Mondiali e sono dentro l'evento sento che un giorno voglio esserne parte.

"Ma poi penso che non è il lavoro per me, ma forse un giorno...e se sarà il Portogallo sarei ovviamente molto orgoglioso".

Mourinho poi rivela di essere alle prese con lo studio del tedesco: "Ma non perché mi stia cercando qualche club di Bundesliga, perché mi piace imparare, mi piace studiare nuove cose, potrei imparare anche il russo o altre lingue," rivela Mou "È molto difficile: per un portoghese imparare lo spagnolo o l'italiano è facile, ho imparato l'inglese e il francese ormai da anni. Ma il tedesco è molto difficile. Quando tornerò a Londra a settembre intensificherò lo studio".

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