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Mura: “Icardi? Società cerchiobbottista. A Sassuolo il capitano non è Berardi. E Zanetti…”

Il noto giornalista spiega come nella vicenda legata al centravanti argentino, ad uscirne sconfitta, è soprattutto l'Inter

Alessandro De Felice

Dalle pagine di "La Repubblica" Gianni Mura esprime la propria opinione in relazione al caso Icardi:

"ESEMPIO SASSUOLO - "Tanti ingredienti nel caso Icardi, impossibile sorvolare. Ho aspettato che si concludesse, in qualche modo, e s’è concluso, ma solo in apparenza credo. Gli ultrà non dimenticano, o ricordano solo quello che fa comodo a loro, non fa molta differenza. Elenco gli ingredienti in ordine sparso: mancanza di rispetto per i tifosi, fa- scia da capitano a un immaturo (levategliela, please), pubblicazione di biografia a soli 23 anni, moglie-procuratore, vigilanza della società, libertà di stampa, pesanti multe, aggressioni vere o presunte, social network in ebollizione, pagine da tagliare, scuse respinte. I social network sembrano fatti apposta per andare in ebollizione. Aspesi confessa ingenuamente di non conoscere a fondo Foscolo e le arriva di tutto. Foscoliani alla riscossa. Immaginiamo le reazioni degli ultrà in- teristi, tutti ammodino, fedine penali immacolate, leggendo che il capitano minaccia di far venire dall’Argentina un po’ di omacci del suo quartiere e poi si vedrà chi resta in piedi. La colpa maggiore di Icardi, come in questo caso, è che a volte va sopra la righe. I romagnoli hanno un termine molto efficace per definire questo atteggiamento, ma non è il caso di mettere nero su bianco. Prima, quando teneva a galla l’Inter con i suoi gol, nessuno lo giudicava immaturo per la fascia da capitano. Che in genere viene data al più anziano, o al più riflessivo, o al meno nervoso. Esempio: nel Sassuolo capitano è Magnanelli, non Berardi".

"ICARDI COME BALOTELLI E RIVERA - "Proprio dal campo del Sassuolo non è arrivata la vera chiave d’interpretazione del tutto. Nel filmato, si vedono Icardi e Guarin a petto nudo che urlano cose poco carine a loro tifosi che non si vedono. Come non si vede il bambino cui Icardi avrebbe lanciato la sua maglia. Come non si vede il capo ultrà che, nella versione di Icardi, strappa la maglia al bambino e la ributta in campo. Se è andata così, Icardi ha qualche ragione in più. Altrimenti, ce l’hanno gli ultrà. Qualche, sottolineo. Per una serie di motivi, mi riesce impossibile dare ragione agli ultrà di qualunque colore. Considero il loro modo talebano di tifare una malattia grave del calcio, e allo stato delle cose e dello Stato forse inguaribile. Altri argomenti spiccioli: è ridicola una biografia per un calciatore che ha solo 23 anni. È ridicola perché forse il poeta del secolo non trova un editore che lo stampi, ma un libro sul calcio l’editore lo trova sempre. Lo so perché me ne arrivano cinque o sei ogni mese, non tutti fondamentali per usare un eufemismo. Però, nessuno aveva protestato quando uscì la prima biografia del ventitreenne Rivera, né la prima del ventenne Balotelli". 

"SOCIETA' CERCHIOBBOTTISTA - "La fascia da capitano a Icardi io non l’avrei mai data ma nemmeno gliel’avrei tolta. É la sola decisione sensata presa dall’Inter intesa come società, per il resto dimostratasi tremebonda, confusa, inadeguata, decisamente cerchiobottista. Forte multa al giocatore, forte e ignota: le ipotesi vanno da 9mila a 100mila euro. Obbligo di ritirare il libro dalle librerie, ammesso che ci sia ancora visto il battage dell’ultima settimana, e di ristamparlo dopo aver tagliato le pagine non digerite dai gigli della curva. Altro particolare non digerito. Icardi, o chi per lui, scrive di aver messo al corrente lo spogliatoio della ventilata operazione-omacci e di essere stato acclamato dai compagni come un eroe. Tutto inventato, dice un portavoce degli ultrà. Se ne deduce che essi abbiano informatori all’interno dello spogliatoio interista. Sarei l’ultimo a stupirmene. Sempre meglio andare d’accordo, con loro. Deve averlo pensato anche Zanetti, quando ha deprecato chi manca di rispetto ai tifosi. Si tratta di capire quali a San Siro contro Icardi hanno inveito in mille, massimo duemila. Tutti gli altri interisti l’hanno applaudito anche dopo che aveva sbagliato il rigore. Tra una maggioranza a favore e una minoranza contro Zanetti ha sposato la tesi di minoranza, che non sempre è una scelta coraggiosa. Zanetti (più società in blocco) voto 2, ultrà 3, Icardi 4. Curioso tipo di calciatore, detto di sfuggita. Alla sua età, quasi tutti in discoteca per rimorchiare. Lui a casa, a cambiare pannolini o cantare ninnenanne. Già quattro figli (tre non suoi) e uno in arrivo".

"(La Repubblica)

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