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Mura (Repubblica): “Esposito premia il coraggio di Conte. Ma è chiaro che l’Inter dovrà…”

Il giornalista ha parlato della prova dell'Inter e dell'ingresso del baby bomber contro il Dortmund

Andrea Della Sala

Vittoria dell'Inter sul Dortmund firmata Lautaro Martinez e Candreva, ma c'è lo zampino del giovane Sebastiano Esposito. Ne ha parlato il giornalista Gianni Mura su Repubblica:

"Nella felice serata di Sebastiano Esposito, classe 2002, l’Inter soffre, arranca, rischia ma si ritrova. O, almeno, ritrova la strada giusta. Le partite da dentro o fuori pesano parecchio. E conta più vincerle che giocarle bene. Bisogna saperle leggere, come dicono quelli usciti da Coverciano. L’Inter la legge e per tutto il primo tempo lascia spesso il pallone al Borussia, che ha molti toccatori di fino ma per impegnare Handanovic deve aspettare il 46’: diagonale velenoso di Sancho da posizione difficile, deviato con la punta delle dita. Per il resto, il tiro in porta sembra un optional, quindi una superiorità sterile degli avversari all’Inter va bene. E non deve aspettare tanto per infilare il primo gol di questa Champions al Borussia. Al 22’ De Vrij si traveste da regista e serve sulla corsa Lautaro con uno spiovente sul quale Weigl dorme. Gol in scivolata e regolare.

È anche la serata di Lautaro, sempre pericoloso nei pochi attacchi dell’Inter. Un grave errore: si fa parare il rigore (mai tirarli a mezza altezza e poco angolati) che Esposito si era procurato sgomitando con Weigl e Hummels, che non è un pivello. Il suo ingresso, al posto di un Lukaku volonteroso e niente più, ha dato spinta e coraggio all’Inter.

Coraggiosa anche la mossa di Conte: il ragazzo sarà utile, aveva detto, bloccandogli la partenza per il mondiale Under 17. Negli ultimi minuti, dopo mischie paurose davanti ad Handanovic, s’è visto lo spirito giusto, e anche il fiato. Il 2-0 di Candreva, quanto ha corso, è musica e balsamo per tutti i suoi. Nelle tonnare, se la cavano piuttosto bene Gagliardini e Barella, Brozovic fa pesare l’esperienza. Trionfo dopo gli sbadigli, ma giusta punizione per il Borussia, in cui troppi, incluso il famoso Sancho, giocano con lo specchietto in mano. Chiaro che l’Inter dovrà mostrare, nel futuro europeo, un altro gioco, meno attendista, ma intanto un futuro c’è".

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