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Mura: “Documentario sui licheni più divertente di Juve-Inter. Spalletti imbattuto ma…”

L'analisi del giornalista sulle colonne di Repubblica

Matteo Pifferi

Pareggio a reti bianche all'Allianz Stadium tra Juventus e Inter. Ecco l'analisi di Gianni Mura sulle colonne di Repubblica:

"Un documentario sulla vita dei licheni sarebbe stato più divertente e se stiamo parlando del derby d’Italia, come Brera amava definire Juve-Inter e viceversa, giocato dalla prima e dalla terza in classifica (in attesa del Napoli) non c’è molto da stare felici. Mentre è probabile che i due allenatori siano soddisfatti: nessuno ha vinto, dunque nessuno ha perso, le due squadre si sono annullate, il campionato è ancora lungo, non era una partita che assegnava lo scudetto e via col tango. Tutto vero, ci mancherebbe. E più soddisfatto dovrebbe essere Spalletti: dopo lo 0-0 di Napoli, quello di Torino. Sono punti pesanti, e chi vuole lo spettacolo è pregato di andare al circo. Già il 4-3-3 iniziale della Juve, opposto al 4-2-3-1 interista, spesso rimescolato in 4-5-1, lasciava capire chi si sarebbe preso il compito di fare la partita, con la dovuta prudenza".

LA PARTITA - "Ritmi bassi, il primo tempo era scivolato via regalando poche emozioni, e quelle poche da parte juventina, sempre con lo stesso giocatore: Mandzukic. Prima tira di destro su cross di Cuadrado, mentre scivola Skriniar. Bene Handanovic, Mandzukic riprende di testa la respinta. Sarebbe gol se Miranda non spazzasse dalla linea. Poi, sempre su cross di Cuadrado, incorna contro la traversa. I cenni di cronaca indicano i migliori, Mandzukic e Cuadrado, in una Juve che attacca senza scoprirsi troppo, e un’Inter che bada soprattutto a difendersi ma qualcosa deve concedere, e in attacco quasi non esiste. Icardi, servito con lunghi lanci da Miranda, non vede un pallone giocabile. Higuain sì, ma di buono mostra solo una chiusura di triangolo con Cuadrado, per il resto è scentratissimo nel tiro. Così succede che le occasioni migliori capitino sui piedi di Khedira (appena fuori) e Asamoah (parato). Dybala gioca l’ultimo quarto d’ora, apprezzabile nel buio un recupero difensivo".

CHIAVE TATTICA - "La superiorità juventina si nota soprattutto sulle corsie esterne: Cuadrado salta facilmente Santon e costringe Perisic a fare più il difensore che l’incursore. Sull’altro lato, Mandzukic costringe D’Ambrosio a stare basso e Asamoah rende dura la vita a Candreva. Impegnati altrove i due migliori crossatori, Icardi non poteva che risentirne. Allegri ha detto che la Juve non è ancora in salute come piacerebbe a lui: in effetti è calata nel finale ed è solo a questo punto che l’Inter, immettendo Eder per Icardi, stanco di correre a vuoto, ha provato a fare qualcosa in più, ma il bilancio totale è di un tiro (fuori) di Brozovic.  Spalletti resta imbattuto, solo questo resterà tra qualche giorno".

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