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Mura: “L’Inter frena e fa più impressione della Juve…”

Dal quotidiano La Repubblica, anche Gianni Mura, analizza l’ultima giornata di campionato del 2012. “Campionato sempre più appassionante. Non certo per quel che riguarda lo scudetto, che la Juve può solo perdere, ma per il secondo...

Francesco Parrone

Dal quotidiano La Repubblica, anche Gianni Mura, analizza l'ultima giornata di campionato del 2012. "Campionato sempre più appassionante. Non certo per quel che riguarda lo scudetto, che la Juve può solo perdere, ma per il secondo posto, il terzo, i piazzamenti Uefa e così via. Da molto tempo non c’era tanto distacco, otto punti, tra la prima e la seconda, che oggi è la Lazio (alla pari sarebbe il Napoli, senza i due punti di penalizzazione per il calcioscommesse). La Juve ha faticato per battere il Cagliari, che è andato avanti e ha resistito un tempo, ma fino al 47’ st teneva l’1-1. Due gol nei minuti di recupero illustrano appieno la voglia di vincere della Juve. Il 2-1 è nato da un rimpallo fortunoso, il 3-1 è stato cercato. Per la Juve anche due pali, due rigori negati, un rigore fallito. Tanta roba. Per il Cagliari, frettolosa l’espulsione di Astori. Altre cose in questa partita: i due gol di Matri, fin qui trattato come il meno affidabile degli attaccanti. Ogni volta, Conte stabilisce le gerarchie e ottiene risposte positive: da Giovinco, da Vucinic, da Quagliarella, cui s’aggiunge Matri e probabilmente s’aggiungerebbe Bendtner, non fosse infortunato. Ancora: per come regala un rigore al Cagliari e tira alle stelle quello a favore, più altre svagatezze, Vidal è stato il peggiore in campo. Forse avrebbe bisogno di un po’ di riposo. Le alternative non mancano. Sbagliata una sola mossa di mercato: Lucio. Dietro, altre risposte sudate. Vincono fuori casa Lazio, Napoli e, più brillantemente, la Fiorentina che a Palermo ritrova i gol di Jovetic. 

Stecca l’Inter, non va oltre l’1-1 col derelitto Genoa, ma Stramaccioni vede il bicchiere mezzo pieno e dice che si profila un bel 2013. Moratti dice che forse nove punti di distacco sono tanti. Più della Juve che non rallenta fa impressione l’Inter chefrena. Gargano e Cambiasso giocano malconci e gli infortuni di Obi e Mudingayi negano fiato al centrocampo, ma non può essere tutto lì.

Il Napoli a Siena s’è ripreso, ma senza incantare, dalla doppia sberla col Bologna e vuole reagire alla penalizzazione più squalifiche di Cannavaro e Grava. La Lazio, per bocca di Petkovic e del capitano Ledesma, vola basso, deve ancora migliorare.Intanto si gode un bel panorama. Con la Fiorentina, la più tonica è la Roma, ma quella di ieri. Perde col Chievo, poi cancella ilMilan, che si sveglia troppo tardi e deve rattoppare una stagione nerissima. Adesso Zeman tallona Mazzarri: a Napoli, la sera dell’Epifania, scontro diretto".