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Mura: “Proposta Monti su stop al calcio un boomerang. E sui maxi-ingaggi…”

Nell’intervista concessa all’Agenzia Informa, il giornalista Gianni Mura ha parlato anche della proposta del premier Mario Monti di fermare il calcio per 2-3 anni e del ruolo delle tv per le società italiane: La provocazione lanciata...

Daniele Mari

Nell'intervista concessa all'Agenzia Informa, il giornalista Gianni Mura ha parlato anche della proposta del premier Mario Monti di fermare il calcio per 2-3 anni e del ruolo delle tv per le società italiane:

La provocazione lanciata alcune settimane fa dal presidente del Consiglio, Mario Monti, come va interpretata?

Quella del presidente del Consiglio è stata un boomerang perché le risposte sono state tutte sullo stile ‘allora chiudiamo anche il Parlamento’. Il calcioscommesse è uno scandalo molto brutto e  bisogna assicurarsi che chi ha sbagliato paghi. Però, mi sembra riguardi una fetta molto marginale e soprattutto, tranne pochissimi casi, una fetta del calcio minore, non di quello che vediamo in televisione. Alcuni giocatori hanno scoperto che si può far soldi oltre all’ingaggio”.

Appurata la necessità di fare chiarezza, c’è anche la tv con il calcio spezzatino a non favorire limpidezza.

La regolarità del calcio è falsata dalle televisioni perché è chiaro che se uno gioca alle 3 e uno alle 8,30 sa già il risultato è può regolarsi di conseguenza. Una volta ci si collegava alle radioline e le partite erano tutte alla stessa ora. Lo spezzatino è un incitamento ad avere cattivi pensieri e cattive azioni. Tuttavia senza i soldi delle televisioni il calcio italiano così com’è strutturato sarebbe morto: le società non sono in grado di sostenersi da sole per cecità nei bilanci e per larghezza di maniche negli ingaggi. Io ho sempre pensato che se ai calciatori che guadagnano dieci milioni di euro gliene offri cinque alla fine li prendono, non si tratta di andare a dormire sotto i ponti.