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Muraro: “Inter, Conte va messo nelle condizioni migliori. Mercato? Non mi meraviglierei se…”

Le parole dell'ex attaccante

Marco Astori

Lunga intervista concessa dall'ex attaccante Carlo Muraro ai microfoni di Milano Sportiva, nella quale ha approfondito i principali temi di casa Inter. Prima la scelta dell'allenatore: “La scelta di Antonio Conte alla guida tecnica dell’Inter non si discute. Parliamo di un professionista ineccepibile, il suo passato è lì a dimostrarlo. Nel suo modo di lavorare ci sono tutti i crismi necessari per puntare a grandi obiettivi. Senza trascurare la sua profonda conoscenza del campionato e dei calciatori italiani. Nel suo bagaglio tecnico ci sono grinta agonistica e fame di vittoria. Ciò che serve per dare la giusta carica alla squadra ed all’ambiente. E colmare il gap tecnico, tattico, agonistico che in questi anni hanno allontanato l’Inter dai vertici nazionali ed internazionali. Il giusto approccio mentale, l’intensità nel metodo di lavoro, la furia agonistica e la fame di vittoria sono gli elementi basilari per aprire un nuovo corso. E Conte è senza dubbio capace di trasmetterli alla squadra. Ma da soli non bastano, serve che l’ambiente lo segua. Tutti devono remare dalla stessa parte, dal magazziniere fino al Presidente”.

IL PROGETTO - “Inutile nascondersi, ci vorrà tempo per costruire una squadra vincente in grado di lottare per gli obiettivi più prestigiosi, in Italia come in Europa. I tifosi lo sanno, confido nella loro intelligenza. Ma è necessario essere chiari sin da subito. Serve un progetto chiaro, a partire dalla società che deve mettere Antonio Conte nella condizione migliore per operare. Ciò vuol dire fare i giusti investimenti sul mercato. Fino ad ora si sono mossi bene, ma serve dell’altro.

IL MERCATO - “Se dovessi dare un voto al mercato dell’Inter, gli darei un bel sette. Diego Godin, a dispetto dell’età non più giovanissima, ha forza fisica e con Milan Skriniar e Stefan de Vrij costituisce un bel muro difensivo. Nicolò Barella è un giovane dalle tante risorse. E’ in grado di ricoprire tutti i tre ruoli del centrocampo e giocare anche da regista basso. Senza contare che è già nel giro della Nazionale e quindi ha avuto modo di calcare palcoscenici internazionali. Se poi arrivasse un centrocampista forte fisicamente, capace di accompagnare l’azione e con buon senso del gol si costituirebbe il giusto collante con il reparto offensivo. Nota dolente, per il momento, del mercato. Lautaro Martinez da solo non può bastare, l’arrivo di Edin Dzeko e Romelu Lukaku è ancora da definire. Non mi meraviglierei se l’Inter non ci riservasse un colpaccio dell’ultimo minuto“.

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