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Nanni (medico Serie A): “Speriamo di arrivare alla fine del campionato. E la quarantena…”

Le parole di Gianni Nanni a Radio Marte

Matteo Pifferi

Nel corso di un'ampia intervista concessa a Radio Marte, Gianni Nanni, medico sociale del Bologna e medico della Serie A, ha parlato della ripresa del calcio italiano:

"Dobbiamo essere ottimisti, speriamo che i dati epidemiologici ci aiutino ad arrivare in fondo al campionato senza problemi. Chiaramente è stato un lavoro molto duro, abbiamo dovuto fare un protocollo che potesse dare un po' più di libertà alle squadre non andando in ritiro da subito ma senza rinunciare alla sicurezza, anzi abbiamo stretto molto le maglie. Lavoro duro ma portato in fondo, c'è ancora da lavorare però sul protocollo gare che è da uniformare alle giornate e alle partite. Sarebbe bene organizzare i controlli il giorno prima della gara, sarebbe un ulteriore passo avanti".

RESPONSABILITA' PENALI PER I MEDICI - "Ovviamente il medico ha una responsabilità sanitaria, deve stare attento ai protocolli e sottoporre gli atleti ai controlli, oltre che valutare gli esami fatti. Però non è una responsabilità di vigilanza, un medico non può guardare se le persone si comportano in maniera non corretta. Il medico informa, stimola le misure di sicurezza, fa in modo che gli esami vengano eseguiti secondo il protocollo ma non può fare il poliziotto".

CAMBIO QUARANTENA? - "La regola non possiamo cambiarla noi, la regola perché fa parte di un decreto ministeriale di febbraio, possono cambiarla solo il Governo e il CTS. Qualora i dati si confermino in miglioramento potrebbe esserci questa possibilità di togliere la quarantena, o quantomeno attenuarla per il calcio. Noi cercheremo di fare più controlli nel gruppo squadra, andremo in ritiro. Poi la speranza è che si possano accorciare i tempi, un conto è perdere cinque partite e un conto è perderne una. Se si perde una partita si riesce a recuperarla prima o poi, se se ne perdono cinque, a questo ritmo, diventerebbe impossibile".