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Nicchi nega l’evidenza: “Un paio di errori arbitrali. Entusiasti del Var. E il ruolo di Rocchi…”

Marcello Nicchi minimizza le polemiche scoppiate attorno agli arbitraggi di Milan-Roma prima e Inter-Parma poi

Redazione1908

"Anche con la Var si può sbagliare ma gli arbitri si stanno muovendo molto sul piano della comunicazione e della trasparenza, aspettando quella sala unica di Coverciano che permetterà un importante salto di qualità".

Ospite de "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento, Marcello Nicchi minimizza le polemiche scoppiate attorno agli arbitraggi di Milan-Roma prima e Inter-Parma poi.

"Se ci sono degli errori riconosciuti e' perche' non ha funzionato bene l'applicazione delle normative del protocollo. Siamo di fronte a un paio di errori che ci possono stare - getta acqua sul fuoco il presidente dell'Aia - Gli arbitri stanno svolgendo un grande lavoro per il calcio facendosi trovare pronti anche in situazioni molto delicate e pericolose come quelle sanitarie di oggi.

Ma ci siamo portati avanti e ci siamo organizzati per dare comunicazione di tutto quello che succede la domenica, creando un ruolo che e' stato affidato a Rocchi per andare a spiegare, non piu' ipoteticamente o in casi di emergenza ma a domicilio dalle squadre, l'applicazione della Var, quello che puo' determinare incomprensioni ed errori. E' un nuovo metodo di comunicazione che sta gia' portando grandi benefici".

Nicchi respinge al mittente le tesi di chi definisce gli arbitri riluttanti quando c'è da rivedere un'azione alla Var.

"Quando è stata introdotta, era necessario un periodo di assuefazione, di accettazione da parte di tutti. Ma oggi gli arbitri sono entusiasti di avere la Var perche' li mette in condizioni di tranquillita' interpretativa, perche' un eventuale errore verrebbe corretto da chi sta davanti al monitor. Ormai di fuorigioco e gol-non gol non si parla più, il protocollo non solo viene applicato in modo puntuale e preciso ma ha avuto anche delle precisazioni che hanno portato ad agire in modo migliore".

Se non si va a rivedere un'azione e' perche' "gli arbitri arbitrano meglio, perche' ci sono casi ormai sviscerati e conosciuti anche dai calciatori, tanto che accettano ormai rapidamente certe decisioni e si vedono infatti meno proteste".

Dall'altro lato, pero', non si puo' dimenticare che "siamo in una fase pandemia e questo ci porta a lavorare in condizioni disagiate. Gli arbitri da un po' di tempo non si allenano in gruppo, non si confrontano di persona ma in video conferenza perche' non abbiamo una bolla continuativa. Ci sono tanti problemi a cui cerchiamo di ovviare".

Anche per questo la sala unica Var di Coverciano sarebbe di "basilare importanza: quando ci daranno la chiave tantissimi problemi non saranno piu' attuali, avere 10 Var in una sala unica sarebbe importantissimo".