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Nosotti (Sky): “Pioli allenatore elegante come un dandy londinese, mi ricorda…”

Il giornalista traccia un profilo dell'allenatore dell'Inter, ex Lazio, e lo paragona a Lord Brummel vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento

Francesco Sicilia

Marco Nosotti traccia un profilo di Stefano Pioli a Sky Sport. Ll'allenatore dell'Inter, ex Lazio, viene paragonato a un personaggio vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento, tale Lord Brummel, un dandy. "Lord Brummel, Stefano Pioli - spiega Nosotti - stasera sarà senz'altro emozionato anche se lui sa trattenere dentro le emozioni. Trova la Lazio con la quale ha ottenuto il massimo nella carriera di allenatore: la qualificazione alla Champions. Lord Brummel, Stefano Pioli, saprà dare il giusto valore ai sentimenti. Perché lo abbiamo chiamato Lord Brummel? Perché Pioli era a Sassuolo nel 2009-2010, una delle sue migliori stagioni, arrivò quarto in B, fu sconfitto in semifinale dal Torino. Lo chiamavano così non soltanto per l'eleganza come un noto dandy della Londra fra Settecento e Ottocento, ma anche per eleganza di pensieri e modi di fare. Stefano lascia un segno, dovunque vada, come persona e come allenatore. Sa fare tante cose, le sa insegnare, le sa trasmettere. Si presentò con idee chiare alla Lazio nel 2014, occupazione dello spazio e pensieri offensivi propri di Pep Guardiola, anche se Guardiola punta più sull'equilibrio in fase difensiva. Pioli ha sempre giocato a 3 o a 4, in poco tempo capisce quello che serve, lavora sulla testa, sulla tecnica e sulla tattica. Alla Lazio fece vedere un gioco offensivo, un gioco importante. Pioli entra nella testa dei giocatori e riesce a ottenere sempre di più. Penso a Biglia, Anderson, De Vrij. De Vrij fu fondamentale, faceva funzionare il reparto, 35 presenze un gol, De Vrij non è mai stato così forte come con Pioli. Ad Anderson trova posto a sinistra o a destra e il brasiliano segna 10 gol e firma 8 assist in campionato. Biglia è diventato decisivo con Pioli nelle due fasi davanti alla difesa"