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Nuove regole: dall’arbitro colpito, al rinvio, ai falli di mano ecco tutte le novità di questa stagione

Novità anche per la barriera e i cartellini, tutte le spiegazioni

Francesca Ceciarini

Tuttosport ci aiuta a capire come cambieranno le regole del calcio dall'inizio di questa stagione, che vedrà introdotte diverse novità.

Ecco tutto quello che c'è da sapere nella spiegazione esaustiva di Stefano Salandin:

"Di tanto in tanto, senza grossi clamori, i gestori del calcio riscrivono pezzettini di regolamento che a uno sguardo superficiale paiono insignificanti e che in prospettiva innescano invece rivoluzioni epocali per l’influenza sulla tattica e perfino sulla cifra tecnica richiesta ai protagonisti in campo. L’esempio più scolastico è quello relativo all’abolizione del passaggio indietro al portiere. O, meglio, della possibilità che quest’ultimo potesse prendere la palla con le mani quando la riceveva da un compagno: era il 1992 e quel tratto di penna modificò radicalmente le letture tattiche e, soprattutto, il mestiere del portiere. Un analogo scossone potrebbe arrivare da una delle novità che l’Ifab ha sdoganato per la prossima stagione e che, guarda un po’, di nuovo va a mettere il naso in quel che succede nell’area tra il portiere e i propri difensori. Prima di addentrarci nell’esame delle nuove regole, vale la pena soffermarci un attimo sui “Signori dell’Ifab”, una delle istituzioni più tradizionaliste, pittoresche e potenti del calcio, Che, nell’epoca del suo massimo sviluppo nel business globale, continua a mantenere in vita questo organismo fondato nel 1886 e composto da otto elementi, quattro dei quali nominati di diritto dalle federazioni inglese, scozzese, irlandese e gallese (le storiche fondatrici) e quattro dalla Fifa da cui sono però indipendenti. Si tramandano, dalle origini, racconti di riunioni sonnacchiose tra ottuagenari dalle guance arrossate che chiacchierano amabilmente in sale “old english” tra whisky di marca e sigari aromatici. Alla leggenda è però subentrata una sensibilità moderna e una lettura tutt’altro che banale da parte di questi personaggi che, lo ricordiamo, detengono il potere assoluto sul regolamento del calcio a livello mondiale. Quest’anno hanno messo mano ad alcune regole affatto banali. Analizziamole, partendo proprio da quella relativa alla rimessa del portiere.

RINVIO del PORTIERE -Alla rimessa dal fondo non sarà più necessario che il pallone esca dall’area di rigore: diventerà immediatamente giocabile dopo il tocco del portiere. Il pressing potrà così avvenire anche all’interno dei 16 metri: appena il portiere tocca il pallone per la rimessa, l’attaccante potrà entrare in area e il portiere potrà passarla ad un suo compagno in area. L’International Board è già intervenuto per chiarire un episodio che ha suscitato scalpore: il portiere del Benfica aveva, sulla rimessa dal fondo, alzato di piede con lo “scavino” il pallone sulla testa del difensore che gli aveva reso la palla per permettergli così di giocarla agevolmente con le mani. Un espediente che è stato bollato come irregolare: la rimessa va ripetuta e la palla deve essere subito in gioco. E’ immediatamente evidente come questa novità consenta uno stravolgimento tattico grazie all’adozione di uno spietato “pressing alto”, richieda sempre maggiori abilità tecniche nella gestione della palla da parte di portieri e difensori e, infine, possa innescare una modifica tattica con il ritorno del lancio lungo a scavalcare il centrocampo. Non è un caso che Conte, per la sua nuova Inter, voglia attaccanti di peso e corsa affinché possano gestire i lanci lunghi in alleggerimento e poi sfruttare le praterie nella metà campo avversaria. Qualcuno, del resto, l’ha già battezzata come la regola che archivia definitivamente il “tiki taka”. Un’esagerazione? Vedremo. 

GIALLO RITARDATO - Poco pubblicizzata, ma molto importante nell’ottica della velocizzazione del gioco anche questa regola: in caso di fallo tattico, la squadra attaccante potrà battere subito la punizione per avere il “vantaggio sorpresa” e l’arbitro potrà mostrare il cartellino solo a fine azione. 

FALLI di MANO - L’altra grande novità riguarda la punibilità del fallo di mano che viene cambiata con l’obiettivo di abolire sempre più la discrezionalità. Infatti la nuova regola specifica che non è più necessaria la volontarietà: il fallo sarà fischiato anche quando il braccio è in posizione innaturale, anche se involontaria, quando il braccio è in linea con le spalle, o sopra le spalle, o infine lontano dal corpo. E ciò a prescindere dalla distanza tra chi tira e chi colpisce di mano. L’unica eccezione è quando il giocatore si colpisce il braccio calciando lui stesso il pallone: non sarà considerato fallo. In riferimento ai tocchi di mano sulle scivolate, se il braccio in appoggio è attaccato al corpo non sarà fischiato il fallo; se il braccio in appoggio è lontano dal corpo è fallo. La stessa dinamica vale nei casi in cui tocchi il pallone con l’altro braccio. 

 

RIGORI Lo si è già visto nel corso del Mondiale femminile: il portiere non dovrà più avere entrambi i piedi sulla linea di porta al momento del tiro, ma potrà tenerne uno oltre la linea. Il Var potrà intervenire per segnalare eventuali irregolarità nella trasformazione. 

BARRIERA - Altra novità che ha già fatto discutere: gli attaccanti della squadra avversaria, dovranno rimanere ad almeno un metro di distanza dalla barriera. Si potrà stare davanti, dietro o ai lati della barriera, ma almeno a un metro di distanza: l’arbitro potrà usare la “schiuma” per segnare le distanze.  

CARTELLINI agli ALLENATORI - La prima vittima illustre è stata Guardiola: anche gli allenatori potranno essere destinatari di cartellini gialli e rossi. Saranno inoltre responsabili anche per la cattiva condotta degli altri componenti della panchina nel caso in cui l’arbitro non riesca a identificare chi ha commesso una violazione. 

 

SOSTITUZIONI - Il giocatore sostituito dovrà uscire dal campo nel punto più vicino in cui si trova senza più dover attraversare il campo. 

PALLA a DUE - Viene abolita: se l’arbitro ferma il gioco senza fischiare un fallo, non dovrà più scodellare la palla fra due giocatori, ma la consegnerà direttamente al portiere se la palla si trovava in area di rigore al momento dell’interruzione, o ad un giocatore della squadra che ne era in possesso al momento dello stop. Gli avversari dovranno stare ad almeno 4 metri.  

ARBITRO COLPITO - Se la palla colpisce l’arbitro, il gioco verrà sempre interrotto e si riprenderà con una rimessa in gioco dell’arbitro oppure con palla al portiere se il pallone ha colpito l’arbitro nell’area di rigore. 

( Tuttosport)