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Osvaldo e Vidal, due eroi ritrovati, l’interista diventa indispensabile con…

Il campionato ritrova due eroi quasi per caso. Inl Giornale passa in rassegna le storie di Arturo Vidal e di Pablo Daniel Osvaldo: «L’eccezionalità è ritrovarli protagonisti da queste parti perché il destino li avrebbe potuti portare...

Lorenzo Roca

Il campionato ritrova due eroi quasi per caso. Inl Giornale passa in rassegna le storie di Arturo Vidal e di Pablo Daniel Osvaldo: «L’eccezionalità è ritrovarli protagonisti da queste parti perché il destino li avrebbe potuti portare definitivamente lontani dall’Italia nel 2014, anno tra i più complicati delle loro carriere. Vidal non segnava in campionato dal 2 febbraio, invece per Osvaldo l’ultimo gol significativo (e anche l’unico, esclusa la doppietta nella goleada al Sassuolo) era quello segnato con la maglia della Juve lo scorso 11 maggio all’Olimpico contro la Roma. Due così diversi al netto dei tatuaggi, uno di eccentrico ha solo il taglio di capelli, l’altro tra bombette e occhiali tondi un look che fa tanto Johnny Depp. Uno esulta con il cuore, l’altro con una mitraglietta. La rovesciata è il marchio di fabbrica dell’interista. Sono stati compagni in bianconero, dopo che Osvaldo era arrivato a Torino in prestito dal Southampton: insieme hanno vinto lo scudetto; il terzo per il cileno, il primo in carriera per l’argentino. Osvaldo è stato poco più di un comprimario ed è sfumato il sogno Mondiale. Si sono ripresi la Serie A dopo un’estate in altalena durante la quale si sono ritrovati anche sulla giostra del mercato. Per l’azzurro, tutto normale, con dieci maglie cambiate in dieci anni. E se la quotazione di Vidal è sempre stata in salita, Osvaldo ha dovuto anche incassare la svalutazione nel 2014. Il prezzo del suo riscatto in pochi mesi è precipitato da 18 a 7 milioni. Ha fatto il giro d’Europa il suo nome, prima di tornare in Italia, all’Inter. Comunque ora viaggiano alla media di un gol ogni cento minuti giocati in campionato. Osvaldo diventa indispensabile con Palacio e Icardi non al meglio».