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Paganin: “Mancini porterà avanti il progetto all’Inter. Serve un esterno, sulla mentalità …”

C’è curiosità intorno al futuro di Roberto Mancini. All’ Inter il tecnico di Jesi confida di poter disporre di una squadra sempre più competitiva ma nel frattempo potrebbe anche dover rispondere alla chiamata della Federazione per...

Francesco Parrone

C'è curiosità intorno al futuro di Roberto Mancini. All' Inter il tecnico di Jesi confida di poter disporre di una squadra sempre più competitiva ma nel frattempo potrebbe anche dover rispondere alla chiamata della Federazione per l'eventuale dopo Conte in Nazionale. Massimo Paganin, oltre cento presenze in nerazzurro negli anni Novanta, dice: "Se Mancini ha sposato il progetto Inter, lo porterà avanti. Oltretutto a mio parere - spiega a Tuttomercatoweb.com - i programmi sono in linea con quanto sostenuto ad inizio stagione quando l'obiettivo era quello di rientrare in Champions".

A suo parere Thohir sarà in grado di esaudire le richieste di Mancini sul mercato?"Costruire una squadra sempre più competitiva significa investire sui vari reparti. Ai nerazzurri manca un esterno per il 4-3-3, un giocatore che abbia un peso internazionale. Servono interventi pesanti economicamente ma occorre anche una profondità di rosa che possa poi dare risultati. Juve e Napoli hanno una rosa che è stata costruita nel tempo intorno ad un progetto. L'Inter ha cambiato invece molto ed è difficile, parlando ad esempio del gioco, trovare fluidità di manovra in poco tempo. Ci sono cose da aggiustare dal punto di vista della mentalità e della consapevolezza: tutti particolari che passano anche dalle prestazioni".

Tornando alla Nazionale, Mancini potrebbe vacillare di fronte ad un eventuale pressing della Figc?"Credo che il suo obiettivo sia l'Inter se poi dovesse accettare metterebbe subito al corrente il club. Ma la Nazionale è diversa dal club e anche Conte ne ha risentito: manca il lavoro quotidiano sul campo e a mio parere guidare ora la Nazionale sarebbe troppo presto per Mancini. E' abituato a lavorare tutti i giorni con i giocatori"