Il calcio è uno sport strano e ci sono anche sconfitte che possono farti crescere in autostima.E’ il caso dell’Inter e della sconfitta subita a Napoli. Tradotto: Possibile che un 1-2 possa scatenare un certo solletico-scudetto, sorrisi sottotraccia e convinzioni al cubo quando invece quei sette 1-0 lasciavano solo tracce di scetticismo? Già, è possibile. Perché nel calcio ci sta anche il paradosso ragionato: e cioé che un k.o. contro Superman e Batman (Higuain e Reina) può farti sentire non-sconfitto. E un po’ più super dell’altroieri. E con lo sguardo più verso l’alto che verso il basso. Nonostante la prima sconfitta stagionale in trasferta, il clima interista di ieri ad Appiano era sereno, gioioso e rilassato, ferme restando le scorie di un arbitraggio reputato sbagliato, è come se fosse arrivata una «x» Uno... schiaffo che paradossalmente sa di ricostituente: ecco il concetto da campo secondo i nerazzurri. Lo ha detto il ds Ausilio nel considerare l’1-2 un pari e non un k.o., lo ha ripetuto Mancini ai suoi la sera stessa al San Paolo, la notte su Twitter («Bravi ragazzi, ho visto una bella Inter e non meritavamo di perdere») e ancora ieri mattina. Non tutto è da buttare. Oppure, forse, non è da buttare proprio nulla.
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Paradosso Inter: ecco come una sconfitta può dare più autostima. Mancini…
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