Intervistato da Libero, l’ex calciatore Eraldo Pecci ha parlato della lotta scudetto e delle chance dell’Inter di rientrare in corsa:
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Pecci: “Napoli, è l’anno giusto. Milan primo avversario. Inter? Situazione societaria pesa”
Il Napoli dilaga: primo posto, 26 punti su 30, 27 reti segnate...
«Meritatamente. Sa dove e quandoèiniziata questa cavalcata durante la quale il Napoli ha perso soltanto 4 punti nelle prime dieci partite? In ritiro».
In che senso?
«Spalletti e De Laurentiis non hanno portato la squadra in giro per il mondo e in tournée redditizie come hanno fatte tutte le altre big. Il Napoli è stato in ritiro a Dimaro bello tranquillo, come si faceva una volta elì ha preparato al meglio la partenza sprint».
Durerà?
«Sì. La situazione è diversa rispetto allo scorso anno quando è crollato nel finale. La squadra ora è solida ed equilibrata. Spalletti e Giuntoli hanno sostituito Koulibaly con Kim e la coppia Mertens-Insigne con Kvara-come-diavolo-si-dice… In questo hanno avuto bravura e fortuna. La squadra ha tutto per arrivare in fondo».
Quindi lei è convinto che per Spalletti non arriveranno le idi di marzo?
«Tutto può accadere nel calcio, proprio il Napoli perse qualche anno fa uno scudetto davanti alla tv in… albergo, a Firenze. Ma, ripeto, penso sia l’anno giusto».
L’avversario più tosto?
«Resta il Milan. Ha due leader come Tonali e Leao che, dopo le prime annate così così, si sono integrati e hanno preso in mano la situazione. Sono due leader. E poi arriverà anche De Ketelaere, dategli tempo».
L’Inter è out per lo scudetto?
«Inzaghi era entrato in un tunnel pericoloso di pre-crisi. Ora ne è un po’ uscito ma la situazione societaria che non aiuta».
La Juve riuscirà ad andare, almeno, in Europa?
«Lo scorso anno Allegri ha sofferto un grave problema: non aveva il centrocampo. La squadra era acefala. Così Max ha cercato di ripartire da due certezze: Pogba e Di Maria. Mancati quei due, sinora per ragioni fisiche, si è trovato con pretoriani come Alex Sandro, Cuadrado e lo stesso Bonucci oggettivamente sfiatati».
Il possibile jolly del campionato post-mondiale?
«L’Atalanta verso la quale ho una simpatia innata. Gasp ha cambiato gioco e, indubbiamente, lo spettacolo in campo è minore rispetto a prima quando faceva 90 gol a campionato. Ora ha calcificato la difesa, fa il suo golletto ed è lì,in cima al campionato pronta ad approfittare di disgrazie altrui».
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