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Pedinotti: “L’Inter deve essere innovativa. Avere una famiglia come Zhang è…”

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Le parole del capo comunicazione dell'Inter: "Noi all'Inter dobbiamo essere innovativi, dobbiamo essere i primi ad individuare un nuovo canale: essere pionieri è nel DNA di qualsiasi azienda"

Marco Astori

Intervenuto durante il Festival dello Sport di Trento, Matteo Pedinotti, capo comunicazione dell'Inter, ha parlato così di come è cambiato il modo di comunicare nel mondo del calcio: "L'Inter appartiene ad una famiglia molto importante e in qualsiasi attività se sei un dipendente di un'azienda, avere una famiglia di riferimento è un aiuto. Il nostro mondo è cambiato tantissimo, le complessità più grosse che ci siano a gestire una qualsiasi squadra siano quelle di confrontarsi con il mondo tradizionale. Le pressioni mediatiche le riceviamo a chi appartiene al mondo della comunicazione: i media devono relazionarsi con una situazione che è cambiata tanto. Noi all'Inter dobbiamo essere innovativi, dobbiamo essere i primi ad individuare un nuovo canale: essere pionieri è nel DNA di qualsiasi azienda. Un club ha molte pressioni perché abbiamo 80mila persone allo stadio che o fanno il tifo o ci fischiano".

Oggi i calciatori sono più vicini o più lontani dalla gente?

"Noi dobbiamo recuperare la passione del calcio e trasmetterla ai più giovane. La comunicazione ha una responsabilità immensa: dobbiamo emozionare i giovani e parlare con loro. Nel calcio noi abbiamo come eroi dei ragazzi ventenni: per portare avanti modelli sostenibili dobbiamo suggerire come emozionare i ragazzi. Dobbiamo parlare il loro linguaggio: dobbiamo presidiare i social e i media. Se io non riesco a parlare con un 14enne facendogli capire le gesta di Lautaro o Dzeko, è difficile farli innamorare del calcio. E poi dobbiamo fare cose che piacciono anche ai calciatori: altrimenti non riuscirebbero a trasmettere le loro emozioni".