Dario Pelizzari, giornalista de "Il Sole 24 ore", ha analizzato quest'oggi la situazione del Milan e dell'Inter, soffermandosi su alcune tematiche interessanti, tra cui quella secondo cui i vari Coutinho, Alvarez e Jonathan non sono dei campioni e ne forse mai lo saranno. Ecco quanto raccoglie fcinter1908.it: "È un momento difficile per chi tifa Milan, il più difficile da una decina di anni a questa parte. Galliani fa quadrato intorno al suo tecnico. Le cose andranno meglio, promette. E spera.
ultimora
Pelizzari: “Alvarez, Cou e Jonathan non sono campioni e forse mai lo saranno”
Dario Pelizzari, giornalista de “Il Sole 24 ore”, ha analizzato quest’oggi la situazione del Milan e dell’Inter, soffermandosi su alcune tematiche interessanti, tra cui quella secondo cui i vari Coutinho, Alvarez e Jonathan...
Più o meno quello che sta facendo da qualche settimana a questa parte anche Moratti, numero uno dell'Inter in crisi di risultati e di idee. La stagione era partita con il piede giusto. L'inizio col botto, 3 a 0 a Spalato contro la pur modesta formazione di casa che si batteva per un posto in Europa League, tanti spunti positivi e un carico di applausi non indifferente da parte di tifosi e addetti ai lavori, faceva pensare che Stramaccioni il giovane fosse sulla strada giusta. Che l'Inter dei nuovi, anch'essa profondamente rivoluzionata dall'ultima sessione di calciomercato, avesse i numeri e il talento per andare lontano. In Italia e in Europa.
Il tempo di scriverlo ed è arrivato il mezzo tracollo in casa nella gara di ritorno contro l'Hajduk. 2 a 0 e un sospirone grande così di Moratti al fischio finale. Mamma mia, che paura. Un intoppo, si dirà, un semplice incidente di percorso. Si ricomincia. 2 a 0 in trasferta a Vaslui, 3 a 0 a Pescara e tutti felici. Ci siamo, è la volta buona. Ma San Siro non porta bene. Nemmeno all'Inter. Pareggio per 2 a 2 contro il Vaslui, ko contro la Roma, altro pareggio nella prima gara della fase a gironi dell'Europa League, avversario il Rubin Kazan non il Real Madrid, quindi, e siamo alla partita dell'ultimo weekend, il micidiale gancio sinistro di Cosmi, capo spedizione del Siena: 2 a 0 e tanti saluti a casa. Inter a meno 6 dalla Juventus capolista. Brutta storia. Strama non gradisce, il presidente ancora meno.
"Adesso sta a lui trovare la soluzione", dice Moratti al suo baby tecnico, che altro non può fare che serrare le fila e rivedere le logiche del suo approccio alla squadra. Cambiandone profondamente le attitudini e le abitudini, se necessario. Da qui, la prima panchina di Zanetti contro il Siena, roba da Guinness dei primati, quasi un assalto a un'istituzione fatta persona. Ma anche una riflessione sull'impostazione difensiva, che potrebbe tornare alla linea a 3 per sistemare un uomo in più a centrocampo. Vero, c'è anche da trovare una soluzione al rebus Snejider-Cassano, di cui si discute da tempi non sospetti. E prima o poi si dovrà prendere atto che Coutinho, Alvarez, Jonathan, Silvestre e Gargano non sono dei fuoriclasse e forse mai lo saranno. Insomma, l'Inter è un'altra cosa. Strama ha le idee chiare ma ha bisogno di tempo per metterle in pratica. Non sarà un'avventura. Non può essere soltanto una Primavera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA