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Perrone: “Alcuni sponsor dell’Inter non comprendono la strategia di Suning, si rischia di…”

Il giornalista evidenzia alcune cose che non tornano

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne de il Giornale, il giornalista Roberto Perrone ha detto la sua sulla situazione legata agli attaccanti dell'Inter:

"La tendenza del calcio (mercato) d’estate è inseguire attaccanti stranieri, mentre sull’altra direttrice si muovono, Italia-Estero, alcuni tra i migliori prodotti dell’ultimo periodo. Ma l’Inter è più avanti: cerca attaccanti con smaniosa applicazione avendone uno da 124 gol in 6 anni separato in casa (Mauro Icardi non se ne vuole andare, se non alla Juve) e un altro, di proprietà, che furoreggia in Sudamerica. Eh già. Quasi se lo scordavano gli stessi interisti, ma è stato proprio lui, Gabigol, al secolo Gabriel Barbosa, 23 anni da compiere il 30 agosto, a segnalarlo ai distratti, dopo l’ennesima doppietta con il Flamengo in Coppa Libertadores e l’ennesima ridda di voci sul suo prossimo futuro: «Tutti sanno che ho un contratto con l’Inter, di altri due anni».

SU GABIGOL - Perrone, poi, entra nel dettaglio sulla vicenda Gabigol:

"Proprio tutti no, in ogni caso per quelli che pensavano che fosse missing in action, Gabigol ha segnato 20 gol tra campionati e coppe assortiti. Ed è di proprietà dell’Inter che però oscilla tra un Lukaku perduto, un rifiuto di Cavani e uno Dzeko in forse. Il fatto nuovo è che questa ostinazione del club di Steven Zhang nel cercare (e per ora non trovare) centravanti dall'esterno senza pensare di recuperare quello che c’è in casa, cioè un attaccante come Icardi o di ridare una seconda chance all’esiliato Gabigol, appare quantomeno bizzarra, per usare un eufemismo. Sì, certo, il benedetto “progetto” e la volontà di Antonio Conte di costruire una squadra senza soggetti a rischio. Comprensibile. Fino a un certo punto. Perché alcuni sponsor del club nerazzurro non comprendono la strategia che Suning e i suoi uomini stanno portando avanti, soprattutto perché buona parte dei denari che servono, ad esempio per pagare lo stipendio di Gabigol, vengono da loro. Insomma l’affaire centravanti rischia di destabilizzare l’ambiente nerazzurro, non solo per quelli tanto voluti che non arrivano, ma per quelli inutilizzati nel ripostiglio di casa o utilizzati da altri".

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