Intervenuto ai microfoni de Il Mattino, Tiziano Pieri, ex arbitro, ha parlato così dell'attuale protocollo Var e del rigore concesso durante Inter-Juventus: "Mariani, dopo aver fatto ampi cenni, ha messo il fischietto in bocca. Se metti il fischietto in bocca è perché hai un dubbio, fai iniziare a lavorare il cervello. La cosa più giusta sarebbe stata quella di evitare la gestualità: oggi, con il Var, non hai bisogno di esser convincente attraverso un segno fatto con le braccia. Va eliminata queste gestualità di troppo. Perché se poi il Var ti chiama, rischi: puoi aver visto male e dopo esser stato contraddetto, si fa più dura controllare la gara.
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Pieri: “Var? Il protocollo fa acqua: ha fatto il suo tempo. Mariani in Inter-Juve…”
Le parole dell'ex arbitro: "Questo protocollo fa acqua: il chiaro ed evidente errore sta assumendo una valenza troppo soggettiva"
È un meccanismo da oliare per dare certezze a chi sta in campo, sugli spalti e nel rapporto con i mass media. Il decisionismo eccessivo può diventare un boomerang. Inoltre, il VAR può aprire una strada per la trasparenza: quella di far ascoltare le comunicazioni che ci sono tra chi è alla macchina e chi sta in campo. Il protocollo, ormai, ha fatto il suo tempo: va cambiato. Si tratta di un protocollo stilato quando ancora il VAR era off line. Questo protocollo fa acqua: il chiaro ed evidente errore sta assumendo una valenza troppo soggettiva. L'idea era quella di evitare di evitare gli errori grossolani, ma ora è diverso: l'uso non può esser così limitato".
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