Sono amicizie trasversali, che nascono in maniera strana e che si collegano tra sport e sport quasi per caso. E questa è la storia dell'amico speciale di Pietro Mennea, un amico che nessuno sospetterebbe mai: José Mourinho. La loro amicizia è nata in maniera inusuale. José Mourinho era un tifoso di Mennea quand'era ragazzino grazie a un libro di sportivi famosi che gli aveva regalato il padre e Mennea, diversi anni dopo, lo venne a sapere. Così decise di inviargli in regalo, quando pubblicò il libro commemorativo per i 30 anni del suo record del mondo, una copia autografata del tomo. Immediata la risposta di Mou, che rintracciò il recapito di Mennea e gli telefonò in ufficio. Ecco il racconto dell'episodio. "Pronto, sono José Mourinho", sentì la segretaria, che rimase esterrefatta e passò la comunicazione a Mennea. "E stato un galantuomo - aveva raccontato l'ex corridore - Ha voluto ringraziarmi di persona. Mi ha raccontato la storia del libro, della sua passione per lo sport. Ci siamo scambiati i numeri di cellulare. Gli ho spedito un sms subito dopo la vittoria di Londra. Così è stato anche a Mosca. E poi un altro sms l'altra sera. Mourinho mi ha fatto diventare tifoso dell'Inter. Da bambino ero della Juve, come tutti i meridionali, ma quei dirigenti che hanno trascinato la Juve nel fango mi hanno disamorato. Ora seguo l'Inter e Mourinho. Voglio andare a Madrid, per la finale. Voglio vederlo ancora con il dito indice alzato verso il cielo".
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Pietro Mennea Interista vero. Quando Mourinho…
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