Intervenuto ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com, Andrea Pinamonti, centravanti dell'Inter in prestito all'Empoli, ha parlato così in vista della sfida tra le due squadre di domani: "Domani sarà un'emozione particolare, diversa da altre partite. Rivedrò molti miei compagni e tornerò nello stadio che per me è stata casa. Noi siamo salvi, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo stagionale, ma giocheremo la nostra partita.
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Pinamonti: “Inter, se segno non esulto. Icardi il mio riferimento. Sul futuro…”
Le parole del centravanti: "Domani sarà un'emozione particolare, diversa da altre partite. Rivedrò molti miei compagni e tornerò nello stadio che per me è stata casa"
Voglio aumentare il bottino in Serie A da qui a fine stagione, ma se dovessi segnare all'Inter non esulterei per rispetto della società che mi ha cresciuto. È il mio anno migliore, lo dicono i fatti. E' stata una stagione fondamentale per me, avevo bisogno di fiducia e nuovi stimoli e l’Empoli mi ha dato tutto questo. Spero di aver ripagato la fiducia iniziale. Però qeusto lo reputo un punto di partenza per fare da adesso in poi stagioni a questo livello e più alto.
C’erano molte squadre su di me e dopo un anno praticamente da spettatore all’Inter dovevo valutare tante cose con calma per fare la scelta giusta. Durante l’estate ho ricevuto tante chiamate da mister Andreazzoli, con il quale ero stato molto bene a Genova e dal direttore Accardi. E l’insistenza con la quale l’Empoli mi ha voluto è stata determinante. E' vero, all’inizio non ero così convinto di andare ad Empoli, sono sincero. Poi ho incontrato di persona il direttore e dopo una chiacchierata con lui ho deciso di accettare. Dopo un pranzo fatto con lui e con il mio agente Vincenzo Raiola, il direttore Accardi mi ha detto «adesso spetta a te decidere, ma fammelo sapere oggi. La scadenza è mezzanotte». Alle 23.50 il messaggio su whatsapp: "Accetto. Ci vediamo domani".
Mauro Icardi è stato un punto di riferimentoda quando ho iniziato ad allenarmi in prima squadra all’Inter. Mi ha aiutato tanto dentro e fuori dal campo e ci tengo a ricordarlo. Era il capitano, viveva il momento migliore della sua avventura all’Inter ma aveva sempre un occhio di riguardo. Per dire, mi mise a disposizione un suo appartamento ad inizio anno fintanto che non avessi trovato casa da solo a Milano. Ogni tanto mi accompagnava anche alla Pinetina quando non avevo la patente, poi è diventato Skriniar il mio autista (ride, ndr).
Il futuro? Adesso al futuro non ci penso. Mi sto godendo un’annata piena di soddisfazioni, in cui ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato. Era tanto tempo che, sportivamente, non avevo questa serenità e questa felicità stabile, senza pensieri. Il mio futuro sono le vacanze al mare, poi vedremo", ha concluso.
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