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Pioli ha stravolto l’Inter: con De Boer non c’è gara. Sta incidendo sull’ambiente…

Da un cambio all’altro, senza davvero non esserci gara: l’Inter di Stefano Pioli ha ingranato e conquistato 13 punti sui 18 disponibili in campionato. De Boer è un ricordo lontano, con Pioli l’Inter è tornata a girare. Nonostante ciò, il...

Dario Di Noi

Da un cambio all’altro, senza davvero non esserci gara: l’Inter di Stefano Pioli ha ingranato e conquistato 13 punti sui 18 disponibili in campionato. De Boer è un ricordo lontano, con Pioli l’Inter è tornata a girare. Nonostante ciò, il tecnico emiliano non è soddisfatto al 100 %: si poteva fare ancora di più, ad esempio a Napoli dove la squadra non ha «partecipato» oppure contro il Milan, con pareggio ripreso solo nel recupero dopo aver giocato di più e meglio dei rossoneri.

In poco più di un mese, Pioli ha stravolto l’Inter con il buon senso. Così si spiega la Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina: "I numeri della sua Inter evidenziano una decisa accelerata. Basti pensare che facendo bottino pieno nelle ultime tre giornate i nerazzurri hanno scalato quattro posizioni. Dopo il k.o. di Napoli, il 2 dicembre, erano infatti undicesimi, mentre chiudono il 2016 al settimo posto, avendo nel frattempo scavalcato Torino, Fiorentina, Genoa e Sampdoria. Per raggiungere però qualcosa di migliore, qualcosa di più consono alle ambizioni e alla storia di questo club, l’Inter ha attraversato la terra desolata dell’anonima classifica per affacciarsi su una terrazza più deliziosa. I ringraziamenti di mercoledì sera, da parte della dirigenza e dei giocatori, per aver regalato a tutti un sereno Natale dopo aver “rovinato” quello precedente, certificano quanto Stefano stia incidendo sull’ambiente".

Dopo 6 partite di campionato, un raffronto con il suo predessore, Frank De Boer, è possibile: l’olandese fu esonerato dopo aver sommato 14 punti in 11 partite; Pioli ne ha fatti 13 in 6, ovvero gli stessi in metà del tempo. Dei 30 complessivi nessuno scorda i 3 presi da Stefano Vecchi contro il Crotone. La media punti di Pioli è una bilancia democratica: 2,16 contro 1,27. Un andamento invidiabile se non ci fosse da riasfaltare la strada che porta al terzo posto. E così i margini di errore sono praticamente nulli, con partite da vincere e altri avversari da agganciare e superare di giornata in giornata.

Pioli ha ridato vigore a una difesa che non subisce gol da tre partite e ad un attacco che non segna più solo con Mauro Icardi. Ora la batteria offensiva di Pioli è la principale fonte di rumore che silenzia gli avversari battendo 2 colpi di media a partita. Il nuovo allenatore sta cercando con insistenza un equilibrio necessario: è quello che richiede l’Inter. Pioli lo ha capito e proprio su questo è intervenuto, toccando tasti tecnici, tattici ma soprattutto caratteriali. "L’Inter - scrive la Gazzetta - «adesso ha un’anima ed è una buona base su cui lavorare», come dice lo stesso Pioli. I concetti di passione, coraggio, velocità d’esecuzione, un passo alla volta saranno determinanti per tentare la risalita. Il pubblico del Meazza sta con l’allenatore. Lo hanno fatto in queste settimane applaudendo e sostenendo l’uomo venuto da Parma ogni qualvolta ve ne fosse l’occasione. Sono i giocatori, per i tifosi, che si devono sintonizzare. Il 2017 si aprirà con un gennaio che opporrà via via Udinese, Chievo, Palermo e Pescara. Servono 12 punti per alimentare la rincorsa Champions, per cavalcare il buonumore e per innaffiare l’autostima. Poi, il 5 febbraio, si potrà alzare la testa a guardarsi negli occhi per la sfida dello Stadium. La Juventus, si sa, è qualcosa di più che una semplice tappa".

(Gazzetta dello Sport)