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Piquè: “Shakira? Tutto grazie a ‘Waka Waka’. Le scrissi del… meteo. Messi? Quando lascerà…”

In un'intervista concessa all'emittente iberica TV3, Piquè ha svelato i primi passi della sua storia d'amore con Shakira, Su Messi si è esposto con fermezza: non esisterà più uno come lui, e il Barça ne risentirà

Dario Di Noi

Gerard Piquè, nella serata di ieri, si è concesso in una lunga intervista al programma ‘Fora de Serie’, in onda su TV3. Il difensore catalano ha raccontato la sua visione su temi molto originali, legati ad un possibile futuro da presidente, al rapporto con alcuni giocatori del Real Madrid e alla storia d'amore vissuta tutt'ora con la cantante Shakira.

FUTURO - "Sì, mi piacerebbe essere il presidente del Barça. E’ quello che vorrei fare una volta che mi sarò ritirato dal calcio giocato. Da allenatore non mi ci vedo, mentre il ruolo di presidente potrei farlo bene, perché il club è quello che mi appassiona"

CRISTIANO - "Com’è il rapporto con Ronaldo? E’ molto buono, è uno dei tre o quattro giocatori con cui mi sono trovato meglio nello spogliatoio del Manchester United. Lo definirei come un competitore nato, una macchina, tutto il suo corpo è fatto per provare ad essere migliore, ogni volta sempre di più. E’ uno dei migliori giocatori della storia del calcio, è ambizioso come nessuno".

SERGIO RAMOS - "In questo momento la nostra relazione è ottima. Il giorno prima di ogni partita siamo soliti trovarci a casa del capitano. Parliamo di qualsiasi cosa. Quando non c’è Iker, il capitano è Sergio Ramos. Il mio rapporto con lui è buono, è buono!"

SHAKIRA - "La prima volta che l’ho vista è stato a Madrid. Io partecipai alle riprese del vieoclip ‘Waka Waka’. Lei viaggiò per il Sudafrica qualche giorno prima di noi, per cantare alla cerimonia di apertura del Mondiale. Le ho scritto che tempo facesse, un messaggio da cui mi aspettavo una risposta normale. E invece mi scrisse un paragrafo enorme, con tutti i dettagli sulla temperatura trovata quel giorno in ogni singolo momento. Sapevo poi che lei ci sarebbe stata alla cerimonia di chiusura del torneo. Le ho detto che se fosse servito arrivare in finale per vederla, allora lo avrei fatto. Col tempo ci siamo detti che se lo avessimo fatto, avremmo dovuto farlo per bene. E ora siamo arrivati a 6 anni trascorsi assieme. Lo abbiamo tenuto nascosto solo per un mese, sarebbe stato sciocco fare altrimenti. Lei aveva un compagno e lasciò tutto. Milan e Sasha? Per ora i nostri figli sono totalmente inconsapevoli della vita che conduciamo io e la loro mamma".

Oltre a ciò, Piquè ha svelato aneddoti curiosi sullo spogliatoio del Barça e sull'importanza di Messi per il club blaugrana.

SPOGLIATOIO - "I nuovi arrivi al Barça li facciamo salire su una sedia durante la cena, li facciamo cantare, ballare e via, un applauso e sono a posto. Di solito i discorsi durano un minuto, ma Martin Caceres andò lungo, ma lungo, circa otto o nove minuti. Non finiva più! La gente aveva già cominciato a darsi qualche calcetto da sotto il tavolo, ma lui non finiva, non sapeva finire. Alla fine, tutti lo abbiamo applaudito"

MESSI - "Messi è stato talmente unico, talmente differente… Il giorno in cui Messi lascerà, sarà come quando muore un papà e si deve volare senza di lui. Avrà un costo il suo addio. Se il Barça continuerà sempre a vincere? No. Dovremo cercare altri modi per tornare a vivere un’altra epoca vincente. Il giorno che Leo se ne andrà, e un giorno accadrà, ci sentiremo nudi. Così funziona lo sport. Non ci sarà più un Leo Messi, non aspettatelo. Come non ci sarà un’altra generazione di calciatori arrivata dalla Masia come Puyol, Iniesta, Busquets, io… Non sarà così".

(Fonte: Mundo Deportivo)