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Pirlo: “Italia, responsabilità di tutti. Riduttivo attaccarsi all’arbitro. A San Siro…”

L'ex centrocampista è intervenuto nel post partita della sfida tra Svezia e Italia

Marco Macca

L'analisi di Andrea Pirlo è tanto lucida quanto amara. L'ex centrocampista, intervenuto a Sky Sport per commentare la brutta sconfitta dell'Italia in Svezia nell'andata dei playoff per la qualificazione ai Mondiali di Russia del 2018, ha infatti esternato tutta la sua delusione per la prestazione offerta dagli Azzurri di Ventura. Ecco le sue dichiarazioni:

"Sembrava una squadra impaurita che giocava per lo 0-0, ma si sa che in ambito europeo non basta. Ora il ritorno non sarà facile, servirà un gruppo agguerrito. Verratti? Ha deluso come tutta la squadra, ha fatto un paio di belle aperture poi dopo con l'andare del match si è un po' perso anche per paura di un'altra ammonizione. Non è andato benissimo come sa fare lui di solito. Il lavoro di squadra non lo ha aiutato. A San Siro giocherei più offensivo, magari con un 4-3-3 per dare spazio a Insigne e alla sua fantasia negli ultimi 30 metri. Oggi abbiamo giocato troppo centralmente, bisognava allargare di più il gioco, dando libertà agli esterni. Sarà dura trovare gli spazi, ma bisogna provare a ricavarli con pazienza e lucidità. Devono migliorare la velocità e la qualità del gioco".

Pirlo ha poi continuato: "Sarà dura in questi giorni, per Ventura, trovare delle parole da dire alla squadra. Saranno tre giorni intensi e pieni di pressione da parte dei media, ma l'allenatore dovrà avere già in mente la squadra e quello che dovrà fare. Il gruppo dovrà analizzare gli errori commessi e trovare le contromisure per vincere la partita. Saranno tre giorni pesanti. San Siro si farà sentire, ma non ho visto nessuno fare gol dagli spalti, gli giocatori in campo devono fare di più. Mi sembra riduttivo attaccarsi all'arbitraggio, ho visto i giocatori guardare l'arbitro al primo contatto. Le responsabilità vanno divise tra tecnico e squadra. L'allenatore è quello che viene più criticato, ma sono i giocatori che vanno in campo. Partite in cui bisogna recuperare mi sono sempre piaciute. Io allenatore? Farò il corso, sicuramente non sarà la stessa cosa che essere in campo, chissà se sarà una strada per me. Partita d'addio in Italia? Ci stiamo pensando, vedremo".

(Fonte: Sky Sport)

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