"Fari accesi sulla camera di compensazione, quel meccanismo adottato dalla Lega di Serie A che consente ai club di fare operazioni di mercato di fatto scambiandosi crediti e debiti, compensandoli - appunto - operazione dopo operazione, quasi mai senza passaggi di denaro". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport sull'inchiesta della Procura di Milano in merito alle plusvalenze fatte dall'Inter dal 2017 al 2019. "È un discorso che non riguarda solo l’Inter, ma tutti i club di A. Ed è per questo che in casa nerazzurra continuano a essere sereni. Peraltro va ricordato come allo stato attuale non ci sia nessun indagato e che il fascicolo sia stato aperto contro ignoti: l’ipotesi di reato è quello di false comunicazioni sociali", spiega poi il quotidiano.
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Plusvalenze, fari accesi sulla camera di compensazione: “Ecco perché l’Inter è serena”
Saranno necessari tempi lunghi per esaminare le carte, i contratti e il materiale informatico acquisito nelle sedi di Inter e Lega Serie A
Saranno necessari tempi lunghi per esaminare le carte, i contratti e il materiale informatico acquisito nelle sedi di Inter e Lega Serie A. "I fari sono accesi soprattutto sulle cosiddette “recompre”, ovvero i riacquisti dei giocatori a prezzi stabiliti che potrebbe essere state decise a tavolino, per “predeterminare” future plusvalenze. In questo senso i nomi di Radu (ceduto per 8 e ripreso per 12), Pinamonti (venduto a 19, ripreso a 21) e Vanheusden, salutato in direzione Standard Liegi per 11,7 milioni e riportato a Milano per 16", rimarca la Rosea che anticipa la possibilità che la Procura di Milano si affidi ad un consulente tecnico esterno per analizzare il materiale prelevato dalla Finanza.
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