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Premiato Narducci: “Un riconoscimento importante contro il revisionismo”

“Di fronte ai tanti tentativi di revisionismo sulla storia del calcio di quegli anni, questo è senza dubbio un riconoscimento importante per l’inchiesta che abbiamo condotto, insieme a Stefano Capuano, sull’associazione a...

Sabine Bertagna

"Di fronte ai tanti tentativi di revisionismo sulla storia del calcio di quegli anni, questo è senza dubbio un riconoscimento importante per l'inchiesta che abbiamo condotto, insieme a Stefano Capuano, sull'associazione a delinquere che ha condizionato per alcuni anni il calcio professionistico italiano". 

Con queste parole l'ex Pm di Calciopoli Giuseppe Narducci ha commentato dal Centro congressi di Villa Cappugi a Pistoia, il premio "Memorial Giampaolo Bardelli" ricevuto oggi alla presenza del vice Presidente dei Senato Vannino Chiti, per il libro Calciopoli. La vera storia (Prefazione di Marco Travaglio), Edizioni Alegre. Patron dell'iniziativa è Renzo Bardelli, ex sindaco di Pistoia, da anni in prima fila in una battaglia coraggiosa e testarda per tornare ad uno sport etico, pena la fine stessa dello sport. Giunta ormai alla XXVIII edizione, è l'unica iniziativa mondiale che premia chi ha compiuto "atti concreti e scelte qualificanti per uno sport pulito e corretto". Nonostante i tentativi revisionisti che da più parti cercano di riscrivere la storia di Calciopoli e del cosiddetto sistema Moggi, il premio di Pistoia in effetti non ha fatto altro che riconoscere quello che già due sentenze - quella del giudizio abbreviato del Gup De Gregorio e quella di primo grado della nona sezione del tribunale di Napoli - hanno appurato.  

"Siamo convinti - ha proseguito Narducci - che il lavoro fatto con la nostra inchiesta, che ho ampiamente ricostruito nel libro, abbia portato dei miglioramenti nel mondo del calcio. Ma come dimostra "scommessopoli" i mali del calcio non sono finiti. Il calcio italiano ha bisogno soprattutto di rigenerarsi nella sua cultura e nella sua mentalità".